Huawei ha presentato il suo modello di punta l’Ascend P7 durante un evento spettacolare a Parigi.
L’azienda cinese sta cercando di aumentare la propria presenza in un mercato che è dominato da artisti del calibro di Samsung e Apple, con HTC e Sony.
Quindi eccoci a confrontare il nuovo top di gamma Huawei con altri top smartphone del mercato.
Design
Il telefono cellulare che spicca in termini di design è l’HTC One M8. La sua impressionante scocca unibody in metallo, con angoli arrotondati e parte posteriore ricurva, trasuda qualità premium. Detto questo il Sony Xperia Z2 non è da meno, con un robusto design industriale che potrebbe piacere a qualcuno rispetto al modelloM8 – anche se gli angoli più accentuati e la parte posteriore piatta non lo rendono comodo come il rivale HTC
Huawei Ascend P7 mantiene il fascino premium con Gorilla Glass 3, che copre la parte anteriore e posteriore. Misuriamo inoltre soli 6,5 millimetri di spessore.
In fondo alla lista in termini di design è l’all-in di plastica, Samsung Galaxy S5. Sicuramente la qualità costruttiva del Samsung è ottima, ma il suo corpo totalmente di plastica lo fa sembrare più economico rispetto ai rivali. Se siete alla ricerca di uno smartphone resistente alla polvere , all’acqua e agli urti lievi , allora l’Xperia Z2 e Galaxy S5 sono i modelli gisuti.
Display
Risoluzioni Full HD sono all’ordine del giorno per tutti e quattro i modelli, le dimensioni dello schermo variano da 5 a 5,2 pollici.
Il più grande del lotto è il Sony Xperia Z2 con un display da 5.2 pollici, mentre il Galaxy S5 ha uno schermo a 5.1 pollici e l’Ascend P7 e One M8 hanno uno schermo da 5 pollici.
Ciò significa che Huawei e HTC hanno una maggiore densità di pixel di 441ppi (Huawei 445ppi), rispetto ai 432ppi su S5 e 424ppi su Z2.
Potenza
La potenza elaborativa dei quattro telefoni cellulari è assolutamente di primo ordine, i modelli Xperia Z2, Galaxy S5 e One M8 condividono lo stesso processore quad-core Snapdragon 801 e Adreno 330 GPU.
L’S5 ha uno snapdragon 801 con clock leggermente più veloce rispetto ai suoi rivali a 2,5 GHz, mentre Z2 e M8 girano a 2.3GHz. L’Xperia Z2 vince la gara di dotazione RAM con 3 GB, mentre M8, S5 e Ascend P7 offrono 2 GB ciascuno.
Abbiamo più volte esaltato le virtù del processore 801 nelle nostre recensioni, in quanto offre notevoli prestazioni e ottima durata della batteria .
L’Ascend P7 è dotato un processore 1.8GHz quad-core Hisilicon – una ditta che Huawei possiede – così come una GPU Mali 450. La potenza elaborativa risulta leggermente inferiore alla media ed il funzionamento complessivo non è così fluido come i suoi rivali.
Sistema Operativo
La buona notizia in questo caso è che tutti e quattro i telefoni sono forniti con Android 4.4 KitKat, anche se ogni produttore mettere il proprio timbro sul software.
Il Galaxy S5 è dotato ormai familiare interfaccia utente TouchWiz di Samsung, che è risulta un pò pesante su applicazioni pre-installate , fornendo tuttvia una serie di funzioni aggiuntive.
La nuova Sense 6 di HTC abbellisce il One M8, e come per il TouchWiz risulta leggermente pesante a fronte di molte funzionalità aggiuntive.
La UI di Sony non viene chiamata con un nome di fantasia e non è rifinita come Samsung e HTC. L’aspetto generale più chiaro permette all’ interfaccia di Android di girare senza problemi. Se dovessimo classificare le interfacce utente dei vari produttori, troveremo in testa la Sense 6, la Sony UI, la TouchWiz e infine la Emotion UI 2.3
Camera
Dando uno sguardo alle telecamere posteriori, il Sony Xperia Z2 si distingue dagli altri terminali in termini di numero di megapixel con sensore Exmor RS 20.7MP.
Poi troviamo i 16MP del Galaxy S5 Samsung, la fotocamera da 13mp del Huawei Ascend P7 e poi la fotocamera ultrapixel offerta sul HTC One M8.
L’Ascend P7 si distingue invece per avere a bordo un’ottima fotocamera posteriore con numerose app dedicate alle varie situazioni di scatto. Ad esempio esiste una modalità specifica per scattare i famosi selfie.
Tutti e quattro i produttori hanno anche migliorato le loro modalità di risparmio energetico, consentendo di sfruttare al massimo fino all’ultima goccia di energia.
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