Era già emerso dal deposito di un brevetto la conferma che Huawei fosse al lavoro su un proprio sistema operativo mobile proprietario, per soppiantare Android nel momento in cui Google cesserà la concezione della licenza, una volta scaduti i 90 giorni di sospensione del ban USA.
Il sistema operativo in questione porta il nome di HongMeng OS, e stando alle informazioni diffuse da Global Times, Huawei potrebbe concederlo in licenza anche ad altri produttori cinesi.
Pare infatti che altri colossi cinesi, tra i quali si annoverano Xiaomi e OPPO, starebbero attualmente collaborando alle fasi di testing del nuovo OS, probabilmente in maniera precauzionale per evitare di essere tagliati fuori nel caso in cui Google decidesse di cessare la concessione della licenza Android.
Si parla di circa 1 milione di dispositivi già distribuiti, con il nuovo sistema operativo installato, che saranno utili alle aziende cinesi per testare sul campo le capacità dell’OS sviluppato da Huawei, di cui al momento si conosce un solo, ma importantissimo dettaglio: è stato sviluppato per emulare le capacità di Android così da rendersi compatibile con tutte le applicazioni disponibili sul mercato.
Come avevamo già scritto in passato, la reazione di Huawei al ban avrebbe portato ovviamente ad una decisione del genere, e non sorprende che altre aziende vogliano adottare il suo OS per fronteggiare il pugno di ferro degli Stati Uniti nei loro confronti.
Ricordiamo poi, che di recente Facebook, attraverso i microfoni del portale Reuters, ha confermato di aver sospeso ufficialmente le preinstallazioni delle applicazioni di Facebook, Instagram e WhatsApp sui prossimi smartphone di Huawei.
Questo ovviamente non andrà a cambiare la situazione per chi già possiede un dispositivo Huawei, ma potrebbe creare grossi grattacapi per il futuro, nel momento in cui Google cesserà definitivamente la concessione della licenza Android. Va comunque ribadito che l’installazione può comunque essere aggirata attraverso l’utilizzo degli APK, che non necessitano neanche di permessi particolari.
Ovviamente la situazione potrebbe prendere una piega meno positiva nel momento in cui Facebook decidesse di cessare proprio il supporto a queste applicazioni sui dispositivi Huawei, ma ci sembra una realtà fin troppo estrema e poco plausibile.
A sorprendere poi è la decisione di Facebook di prendere le distanze dal colosso cinese in questo periodo in cui il ban è stato sospeso per la durata di 90 giorni. Tutto sembra rimandare quindi ad una precisa scelta di posizione da parte del social network nei confronti dell’azienda.
Huawei dal canto suo ha comunque rassicurato tutti, specificando che le applicazioni potranno essere ancora scaricate:
Cara community Huawei, vogliamo rendere chiara la situazione relativa alle app. Per tutti i device che sono stati venduti, che sono ora in commercio o nei magazzini, le app come Facebook, Whatsapp e Instagram potranno essere utilizzate o scaricate normalmente.