Si continua a dibattere attivamente sull’arrivo di Huawei e il 5G in Italia, il cui arrivo nel nostro paese è stato in parte compromesso dalla pressione degli Stati Uniti in tutti i paesi europei.
Nonostante il COPASIR (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) abbia tassativamente detto di no esponendo preoccupazione in merito allo spionaggio, il ministro dell’economia Stefano Patuanelli, ha dichiarato ai microfoni de La Stampa una certa apertura al possibile arrivo di Huawei in Italia per la gestione delle infrastrutture del 5G.
Patuanelli sembra più ottimista in merito alla situazione:
Huawei offre le soluzioni migliori ai prezzi migliori. Non si può sventolare la bandiera del libero mercato con una mano e quella del protezionismo con l’altra. Abbiamo varato una normativa che garantisce la sicurezza nazionale. Detta condizioni agli operatori nei mercati sensibili, cioè Tlc. Con le giuste difese, la possibilità di accesso non si discute.
Huawei ha più volte affermato che al momento non esistono prove concrete che testimoniano lo spionaggio nei confronti degli altri paesi. L’azienda cinese inoltre ha altrettanto ribadito di essere pronta a fornire il proprio supporto e la tecnologia a tutti i governi, e con l’avvento della rete di nuova generazione a partire dal prossimo anno, si spera che venga finalmente raggiunta una svolta in questo dibattito tra Stati Uniti e Cina, che sta lentamente coinvolgendo anche tutti gli altri paesi.