Huawei: la beta di HarmonyOS arriva sugli smartphone Honor

In attesa di conoscere ufficialmente a breve i nuovi Huawei P50, intanto sul mercato cinese la beta di HaromyOS 2.0 continua a diffondersi sugli smartphone dei principali esponenti di quel mercato.

Gli ultimi a riceverlo sono infatti gli smartphone della famiglia Honor, ma solo alcuni device specifici per il momento:

  • Honor 30, 30 Pro/30 Pro Plus
  • Honor V30/V30 Pro
  • Honor Play 4 Pro
  • Honor V6 (tablet), solo le varianti con codice KRJ-W09 e KRJ-AN00A

Parallelamente intanto è arrivata anche la versione HMS Core 6.0, ovvero la controparte di HarmonyOS dei ben più noti Google Play Service di Android, che introduce a bordo quattro nuove feature:

  • AV Pipeline Kit: una serie di servizi avanzati in merito alla gestione dei contenuti multimediali audio e video. Per esempio ci sono pipeline preimpostate per video super-resolution, rilevamento di eventi sonori e altro ancora.
  • 3D Modeling Kit: una serie di servizi basati sull’AI che permettono per esempio di ricostruire la struttura 3D di un oggetto da un flusso immagini 2D, generazione di materiali e altro ancora. L’obiettivo è permettere per esempio a ecommerce e app di animazione di generare modelli 3D di oggetti con smartphone anche solo con l’ausilio di una fotocamera RGB.
  • Computer Graphics Kit: arriva la nebbia volumetrica, solo per dispositivi che supportano le API Vulkan
  • Network Kit: aggiornato l’algoritmo AI di previsione delle condizioni di rete in modo tale che i parametri di rete siano ulteriormente ottimizzati, riducendo la latenza delle app di oltre il 20%.

Il punto di forza del nuovo HarmonyOS è rappresentato dal completo supporto alle applicazioni native per Android, oltre a quelle proprietarie sviluppate per il nuovo OS da Huawei. L’obiettivo è quindi quello di offrire una compatibilità totale per garantire un passaggio morbido tra i due sistemi operativi. Huawei dal canto suo al momento non ha ancora voluto confermare o meno se il suo HarmonyOS soppianterà definitivamente Android, ma è chiaro che l’azienda si sta muovendo con l’obiettivo di essere indipendente e aggirare il ban emesso degli Stati Uniti.

Huawei ha anche illustrato i punti di forza rappresentati al momento da questa versione del sistema operativo, che vanta le sue peculiarità dal punto di vista delle feature:

Pannello di controllo multi-dispositivo

Un’interfaccia personalizzata da cui è possibile gestire con facilità le destinazioni dei contenuti. Per esempio se gli utenti desiderano godersi un film sullo smartphone liberando la TV basterà trascinare l’icona del TV su quella del telefono e così via anche per altre funzioni multimediali.

Huawei HiLink

L’app integrata di partenza nel sistema operativo che permette di integrare nell’ecosistema Huawei anche i device di altri produttori dell’ecosistema, adesso sarà rinominata in HarmonyOS Connect.

Task center multi-dispositivo

Permette alle app di funzionare su tutti i dispositivi compatibili senza bisogno che siano fisicamente installate su di essi. Su ogni dispositivo sarà possibile visualizzare app e attività in esecuzione sugli altri. Un vero e proprio remote play tra dispositivi, con la possibilità di trasmettere anche una sessione di gioco da smartphone a tablet in pochi swipe.

Nuovo sistema di sicurezza

Il sistema di sicurezza è stato rafforzato ulteriormente: È prevista la possibilità di autenticazione a due fattori tra smartphone e smartwatch.

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