Huawei Mate 9 Porsche Design: qualità, caratteristiche ma anche prezzo da fuoriserie

Huawei cala il tris nel tentativo di conquistare il monopolio del mercato mobile. Dopo Leica e AKG è infatti la volta di Porsche, interpellata a gran voce per realizzare a stretto gomito una particolare versione del proprio phablet di punta: Huawei Mate 9 Porsche Design. Un lavoro di gruppo pronto dunque ad impreziosire un dispositivo che, dichiarazioni (e prezzo di listino, aggiungeremmo noi) alla mano, vuol primeggiare improcrastinabilmente sulla concorrenza. L’esperienza di Huawei si mescola alla sapiente mano della rinomata casa automobilistica, che ha scelto per l’occasione il design e i materiali con cui realizzare la scocca del particolare Mate 9.

Il phablet rappresenta una edizione limitata del nuovo flagship griffato Huawei e in quanto tale sarà difficile reperirne qualcuno. Sì, perché oltre ad una commercializzazione risicata – la vendita sarà circoscritta unicamente negli store Porsche – ci sarà da fare i conti con un prezzo di listino più <<pepato>> del previsto: 1.395 euro sull’unghia per ogni prezioso e raro esemplare. Sulla scorta dei listini altrettanto cari di Porsche.

Ma quali sono le differenze tra un modello e l’altro? Huawei Mate 9 Porsche Design va a riprendere quanto di buono orchestrato sul modello <<regolare>>, modificando per l’occasione l’aspetto estetico e qualche componentistica hardware. Potremmo definire questo dispositivo come la chiacchierata variante Edge di Mate 9, in ossequio alla doppia curvatura laterale in stile Galaxy S7 Edge che avvolge il display di tipo AMOLED da 5.9 pollici a risoluzione QHD (2560 x 1440 pixel). La parte posteriore è inoltre curvata in modo simmetrico con la parte anteriore, e si riunisce in un punto di appena 3 millimetri di spessore che Huawei chiama <<visual thinness>>.

Qualche elemento di differenziazione anche <<sotto il cofano>>. Huawei Mate 9 Porsche Design è equipaggiato – come il modello regolare, d’altronde – dal nuovo processore proprietario HiSilicon Kirin 960, affiancato pur tuttavia da 6 gigabyte di memoria RAM LPDDR4 e ben 256 gigabyte di spazio di archiviazione interno. Il lettore di impronte è spostato poi sulla parte frontale del phablet, mentre non vi sono variazioni per quel che concerne il reparto fotografico, che poggia sulla patnership con Leica inverata dai sensori da 12 e 20 megapixel.

Huawei insomma continua ad affiancare il proprio marchio a brand storici e di assoluto prestigio. Peccato però che questa particolare versione di Mate 9 sia destinata a pochi intimi.

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