Huawei P20 (o Huawei P11, che dir si voglia) non sarà presente all’interno della suggestiva cornice del Mobile World Congress 2018 di Barcellona, dal momento che il gigante cinese – forse anche vista l’ingente presenza di Galaxy S9 – ha pensato bene di presentare il suo primo top di gamma dell’anno in corso in un evento apposito e previsto, a detta della stessa azienda, il prossimo 27 marzo in “quel” di Parigi.
Il successore di Huawei P10 sarà disponibile in tre diverse varianti – tradizionale, Plus e Lite, con quest’ultima pronta a strizzar l’occhio al segmento di fascia media – e al di là delle specifiche tecniche (chiacchieratissime e ormai pressoché definite, in virtù delle copiose indiscrezioni che si rincorrono ormai da svariati mesi) trapela in data odierna una interessante notizia inerente il comparto squisitamente software.
Secondo una esclusiva del portale XDA, Huawei P20 sarà infatti dotato al lancio dall’ultimo Android 8.1 Oreo – finora circoscritto ai soli Google Pixel e indiziato al debutto anche su Essential Phone – plasmato secondo i dettami della rinnovata interfaccia proprietaria EMUI 8.1. La scelta di non partire dal medesimo software in distribuzione sui top di gamma dell’anno precedente (Huawei P10 e P10 Plus, ad esempio) non solo non sorprende, ma non è ad ogni modo neanche inconsueta: Huawei potrebbe, in fondo, implementare sui suoi nuovi “gioielli” qualche elemento di differenziazione, come fatto proprio durante lo scorso anno con i primi top di gamma del 2016, dotati per l’appunto dell’interfaccia EMUI 5.1 (e non dunque della EMUI 5.0, prerogativa invece del precedente Huawei P9).
Purtroppo non ci sono informazioni specifiche sulle novità dell’interfaccia EMUI 8.1 e per questo non resta che attendere la data di presentazione ufficiale. Visto che sarà plasmata secondo i dettami di Android 8.1 Oreo, è comunque probabile che Huawei implementi alcune delle aggiunte inaugurate da Google sui suoi Pixel: si pensi, ad esempio, all’API Neural Networks, che permetterà agli sviluppatori di terze parti di sfruttare la Neural Processing Unit (NPU) del processore Kirin 970, strutturato per l’appunto secondo il paradigma dell’intelligenza artificiale.
Huawei P20 e P20 Plus sempre più orientati quindi sull’IA, magari impreziosita da ulteriori accorgimenti software presenti sulla EMUI 8.1. Ma per questo bisognerà attendere un mese. O forse anche meno, viste le indiscrezioni sulla scheda tecnica.
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