Durante un evento stampa tenutosi a Shenxhen, in Cina, l’amministratore delegato della divisione consumer di Huawei, Richard Yu, ha rivelato che l’azienda cinese lancerà il suo prossimo telefono di punta, la serie P40, in occasione di un evento nella capitale francese, Parigi, nel mese di marzo.
Oltre a svelare la data di lancio della serie P40, il CEO di Huawei ha rivelato che i nuovi smartphone saranno i primi a non avere accesso alle applicazioni o ai servizi di Google. I nuovi dispositivi verranno al contrario forniti con Huawei Mobile Services (HMS), l’alternativa della società asiatica a quanto offerto dal colosso di Mountain View. Come sistema operativo sia il P40 che il P40 Pro saranno alimentati da Android 10, con interfaccia EMUI 10 personalizzata. Mancherà quindi all’appello il nuovo software di Huawei, HarmonyOS, come inizialmente pensato.
Huawei P40 e P40 Pro: la data di lancio dei prossimi top di gamma
Secondo quanto svelato da Yu, la serie Huawei P40 sarà caratterizzata da un fattore estetico mai visto prima. Il modello Pro sarà dotato di un display OLED da 6.5 pollici con frequenza di aggiornamento di 120 Hz, e rapporto schermo su scocca del 98%. Le fotocamera di entrambi i modelli saranno migliorate e saranno ancora una volta realizzate in collaborazione con Leica per un totale di cinque obiettivi: un sensore principale da 64 MP, un ultra-grandangolare da 20 MP, un telescopico da 12 MP, un sensore macro e un obiettivo ToF.
Mentre sul fattore design e su altre specifiche hardware sappiamo ancora poco, sappiamo con certezza che i prossimi top di gamma di Huawei saranno dotati di chipset Kirin 990 5G realizzato da HiSilicon. Infine, i rumor parlano di una batteria al grafene da 5500 mAh, con supporto per la ricarica rapida a 65W.
Nonostante il fatto che i due telefoni non includeranno applicazioni o servizi di Google come la serie Mate 30, Yu ha affermato che saranno distribuiti attraverso i normali canali, inclusi operatori e rivenditori. Questo potrebbe significare che la serie P40 sarà disponibili in maniera più ampia rispetto al Mate 30 al momento del lancio.
Fonte: AndroidCentral