Era stato già stato dichiarato, in sede di presentazione, che il sistema operativo HarmonyOS sarebbe stato impiegato da Huawei solo nelle smart TV e altri device, ma non sugli smartphone.
Vincent Yang, vicepresidente senior dell’azienda, ha rimarcato questa volontà in un recente evento stampa tenutosi a New York, confermando che al momento Android resterà attivo sugli smartphone fino a quando Google non sarà costretta a cessare la concessione delle licenze per via del ban emesso dagli Stati Uniti, sospeso per altri 90 giorni.
Lo sviluppo del sistema operativo è iniziato circa 2 anni fa, ma i lavori sono stati accelerati nel corso del 2019, con una versione 1.0 del sistema operativo già pronta ad accogliere grossi aggiornamenti per i prossimi tre anni di vita.
È un sistema basato su microkernel che offre un’esperienza ottimale in un’ampia gamma di scenari. Ha un’architettura sicura e affidabile e supporta una collaborazione tra dispositivi senza soluzione di continuità. Si possono sviluppare le app una volta sola e poi distribuirle in maniera flessibile su tanti dispositivi insieme
HarmonyOS sarà disponibile inizialmente per il mercato cinese, per poi espandersi verso l’ecosistema globale. Huawei si aprirà e condividerà le sue capacità principali in aree come la connettività, le telecamere e l’Intelligenza Artificiale.