Dopo giornate spese a speculare sul loro arrivo, Huawei ha finalmente tolto il velo ai nuovi Mate 30 e Mate 30 Pro. I nuovi esemplari top di gamma del colosso cinese, arrivano in un periodo storico molto importante per l’azienda, in bilico tra il rischio di restare fuori o meno da una buona fetta del mercato occidentale, a causa del ban emesso dagli Stati Uniti.
Esulando però dal contesto politico in cui si ritroveranno questi due avveniristici esemplari della famiglia Mate, è giusto parlare proprio di loro: due nuovi smartphone che puntano ad alzare l’asticella avvalendosi del nuovo processore Kirin 990.
Huawei Mate 30 Pro
Le differenze in realtà sono minime e Huawei inoltre precisa che al momento l’unico dei due device ad arrivare in Italia sarà Mate 30 Pro, proponendo dunque l’esemplare migliore del duo, le cui caratteristiche potrebbero finalmente segnare una svolta nel catalogo che l’azienda cinese ha proposto fino ad oggi. Non è un caso infatti che il dispositivo, da sempre più apprezzato e riuscito di Huawei sia stato il P30 Pro, di cui questo nuovo modello punta ad esserne il diretto erede spirituale.
Per iniziare, il telefono presenta un dettaglio estetico di primo livello, grazie al display ricurvo nei bordi, di tipo OLED FHD+ da 6,53 pollici. Il nome ufficiale datogli da Huawei è Horizon, ed è effettivamente si tratta di nickname che gli calza assolutamente a pennello, poiché la curvatura del display supera quella demarcazione tra lato posteriore e anteriore.
Mate 30 Pro però è anche un dispositivo tecnologicamente estremo, dato che abbandona una capsula tradizionale per l’audio per proseguire con l’impiego della tecnologia Acoustic Display già adottata dal P30 Pro, quindi l’audio viene veicolato direttamente dallo schermo del cellulare.
Ad impreziosire un design senza bordi, ci pensa lo stesso display ricurvo, sui cui lati troviamo un funzione alternativa del touch che rimpiazza quindi i bilancieri del volume. Una scelta che sposta quindi tutte le attenzione verso il display, ma al contempo contribuisce a rendere lo smartphone ancora più delicato rispetto al passato.
Nota di demerito è invece la scelta di proporre ancora una volta il notch a goccia, più piccolo e leggermente decentrato, in cui trovano spazio i sensori frontali della fotocamera. Si tratta di una nota stonata che in parte sembra cozzare con l’ostentata ricercatezza da parte di Huawei nel proporre un design pulito da queste sbavature estetiche. Non un pugno nell’occhio, ma sicuramente una scelta un po’ astrusa rispetto a tutto il resto.
Al netto di questo però, il dispositivo punta decisamente in alto sul fronte del comparto fotografico, avvalendosi della nuova SuperSensing Cine Camera, la quale lavora con un doppio sensore: con il primo da 1/1,54 pollici, e e un secondo come supporto da da 1/1,7 pollici, tali poter gareggiare senza problemi con le macchine fotografiche professionali di settore. E questa, è senza dubbio una grandissima nota di merito per Huawei, che con questo dispositivo vuole proporre una combinazione hardware e software decisamente estrema.
Ma le sorprese non finiscono qui perché questi due sensori permettono di registrare video anche in modalità  Super Slow Motion, e sulla carta si promettono valori folli che possono raggiungere addirittura i 7680 fps con risoluzione a 720p. Quanto ai video normali invece, sono assicurati i 4K a 60 fotogrammi al secondo.
A chiudere il quadro abbiamo una batteria dal valore di 4.500mAh con supporto alla ricarica rapida da 40W e wireless da 24W; un risultato che anche qui lascia abbastanza esterrefatti se consideriamo la complessità dell’hardware a disposizione, che in pieno stile Huawei siamo certi saprà bilanciare risorse e consumo. Per quanto riguarda  il software sono confermati tutti i dettagli già diffusi da Huawei nelle scorse settimane: a bordo troveremo la nuova interfaccia personalizzata di EMUI 10, basata sul nuovo sistema operativo Android 10.
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Huawei Mate 30
Per quanto riguarda il modello standard, Mate 30 conserva buona parte dell’hardware presente nel modello avanzato, tuttavia perde le caratteristiche estetiche più originali: torna alle linee classiche con bordi più o meno pronunciati e a un display da 6,62″ OLED FullView che raggiunge una risoluzione di 2340 x 1080 pixel.
Per tutto il resto abbiamo il medesimo SoC Kirin 990, accompagnato da 6/8GB di RAM e 128GB di memoria interna per l’archiviazione dei file. Leggermente più bassa la batteria, da 4.200mAh ma che mantiene il medesimo sistema di ricarica rapida a filo.
Pur condividendo quasi il medesimo assetto fotografico, Mate 30 non avrà il sensore ToF e la Cine Camera, ma nel complesso siamo davanti comunque ad un livello qualitativo abbastanza alto. Sacrifici necessari anche nell’ottica di un prezzo inferiore al modello Pro. Come il fratello maggiore, resta invece confermata la presenza di Android 10 con interfaccia EMUI 10.
Quanto al periodo di uscita, al momento non ci sono date ufficiali, tuttavia sono state confermate le colorazioni e i prezzi: Emerald Green, space Silver, Cosmic Purple e Black, Forest Green e Orange, quest’ultimi realizzati in pelle vegan.
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Ecco i prezzi:
- Huawei Mate 30 Pro, 8GB di RAM e 256GB di storage, 1.099 euro
- Huawei Mate 30, 8GB di RAM e 128GB di storage, 799 euro
Non manca la variante Huawei Mate RS Porsche Design con 12GB di RAM e 512GB di storage che sarà disponibile al prezzo di ben 2.095 euro. Un prodotto per collezionisti e amanti dei brand.
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Huawei Assistant
La seconda parte degli annunci riguarda l’arrivo di Huawei Assistant, un nuovo assistente virtuale proprietario creato dall’azienda con l’intento di rivaleggiare (a partire già dal nome) con il ben più noto Google Assistant.
Questa particolare IA sarà integrata ovviamente in esclusiva sull’interfaccia EMUI 10 basata su Android 10 e andrà a piazzarsi direttamente nella parte in alto della schermata home, con un sistema di ricerca che potrà spulciare ogni file presente all’interno del dispositivo, oltre a navigare tra le applicazioni installate sul sistema. Sarà poi disponibile un feed di news dedicato che terrà gli utenti aggiornati sulle ultime novità dal mondo.
E’ chiaro dunque che Huawei si sta mobilitando per ritagliarsi in futuro uno spazio autonomo nel momento in cui verrà meno il supporto di Android. Proprio a questo proposito infatti, è stato confermato che i nuovi Mate 30 non avranno la certificazione Google, quindi al momento del lancio non saranno muniti delle applicazioni pre-installate di Android.