IBM dalla parte di Donald Trump ed i dipendenti non ci stanno

Il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump è ormai al centro dell’attenzione mediatica di tutto il mondo. Di recente infatti è stata data disposizione di vietare l’ingresso a tempo indeterminato per i cittadini provenienti da Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. La quasi totalità delle aziende Americane si è schierata contro il provvedimento, tra queste come non citare Apple, Google e Facebook tanto per fare un esempio. Tra la massa però è IBM a distaccarsi.

IBM dalla parte di Donald Trump ed i dipendenti non ci stanno

Alle già 97 aziende che si sono riunite firmando un documento contro il provvedimento di Donald Trump in questi giorni si sono aggiunte altre società arrivando ad un totale di 137 firme. Purtroppo però uno dei colossi più importanti della tecnologia, IBM, non è dalla parte delle altre aziende andando ad appoggiare quindi il provvedimento del Presidente.

Donald Trump potrebbe anche realizzare una sorta di registro digitale in cui verranno inserite tutte le “categorie” a rischio terrorismo andando a catalogare gli esseri umani come prodotti. Viste le posizioni di IBM i dipendenti ora hanno paura che possa essere proprio la loro azienda a dover eseguire il “lavoro sporco” Per questo motivo tutti i dipendenti hanno raccolto delle firme interne per riuscire a far smuovere il CEO e farlo ritornare sulla retta via, sperando che questa non sia mai stata persa di vista.

 

 

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