L’azienda IBM ha da poco annunciato di aver creato il più piccolo magnete del mondo inserendo un bit di informazione all’interno di un atomo di olmio. Fino ad oggi, gli hard disk fanno uso di circa 100.000 atomi per salvare un solo bit di dati.
Una scoperta del genere apre le porte ad un mondo di possibilità per lo sviluppo futuro hard disk sempre più piccoli, si potrebbe addirittura arrivare ad ospitare centinaia di GB in dispositivi piccoli come una SIM Card.
Il team di IBM ha dimostrato che è possibile leggere e scrivere un bit d’informazione su un atomo tramite l’elettricità, dimostrando inoltre che due atomi magnetici possono essere letti e scritti in modo indipendente persino se sono separati da un solo nanometro, che corrisponde ad un milionesimo dello spessore della punta di un ago.
Utilizzando atomi di olmio, una terra rara, appoggiati su una superficie di ossido di magnesio, gli scienziati sono riusciti a mantenere l’orientamento magnetico anche in presenza di altri magneti.
Per “scrivere” il bit all’interno dell’atomo e quindi cambiare l’orientamento dei poli da 0 a 1, i ricercatori hanno indotto una corrente elettrica con la punta di un microscopio ad effetto tunnel. Infine, gli studiosi hanno potuto effettuare la lettura del bit di informazione misurando la corrente magnetica che attraversa l’atomo.
“I bit magnetici sono il cuore di hard disk, nastri di registrazione e memorie magnetiche di prossima generazione. Abbiamo condotto questa ricerca per capire cosa succede quando si porta la tecnologia all’estremo, la scala atomica”, ha spiegato il ricercatore di IBM Research Christopher Lutz.