Già si parlava di un ipotetico Facebook Phone nel lontano 2010, ma da allora il massimo che abbiamo potuto vedere sul mercato non ha riguardato altro che device capaci solo di evocare il mitico portale con espedienti di qualche richiamo e nulla più (come l’HTC Status con tasti dedicati a Facebook), invece di un dispositivo Facebook vero e proprio. Ma l’idea potrebbe non essere così lontana dal realizzarsi: Facebook ha già scommesso nel settore mobile investendo miliardi in aziende come Whatsapp, e mostrando al contempo interesse per territori inesplorati acquisendo prodotti come Oculus. Ora, con il suo ultimo brevetto, la felice compagnia sta dimostrando che Amazon non è la sola a voler destinare le proprie risorse alla creazione di un “ecosistema Android” personale.
Il brevetto, di nome “co-molding display with body of mobile device” (display costampato a una unità mobile), si allinea perfettamente al concept della precedente collaborazione tra Facebook e HTC in tema di cellulari. HTC è stata infatti la prima ad immettere sul mercato, nel 2010, il suo mitico HTC Legend con apparato monovolume, all’epoca eguagliato solo dall’iPhone Apple in quanto a qualità tecnica ed estetica; del resto la compagnia continua ancora oggi a produrre alcuni tra i migliori dispositivi mai visti (si pensi solo all’HTC One M8).
Ma qui non si tratta del brevetto di HTC, bensì di quello di Facebook; i dettagli del processo di fabbricazione sembrano suggerire uno smartphone modulare sulla falsariga del famoso “Project-Ara” di Motorola (un progetto per realizzare dispositivi i cui elementi hardware siano scomponibili e sostituibili in maniera indipendente rispetto al corpo del telefono nel suo insieme), ma in effetti non è ben chiaro se il prodotto finale offrirà o meno al consumatore questa proprietà. L’unica notizia certa è che l’idea del Phone c’è, anche in virtù delle varie indiscrezioni che hanno fatto trapelare l’intenzione di Facebook di entrare in possesso di materiale hardware per cellulari; bisogna però ammettere che lanciare sul mercato un device tutto proprio (cioè da sé interamente realizzato) costituirebbe un bel passo verso una direzione completamente nuova.
Certo, visto il ruolo quasi fondamentale che Facebook riveste oggi nel mondo della telefonia mobile è abbastanza logico aspettarsi che esso voglia sfruttare la popolarità del momento; il problema è che viene da chiedersi quale obiettivo potrebbe mai conseguire un eventuale Facebook Phone, che un’app Facebook non sia già in grado di conseguire con Android… Altre entrate? Ma onestamente appare una motivazione poco plausibile, dato che la forza del famoso social network risiede da sempre e senza ombra di dubbio sul software. In questo senso ci si potrebbe aspettare l’introduzione di pacchetti premium, servizi di abbonamento per prodotti come Whatsapp, Instagram, Oculus o qualsiasi altra cosa sulla quale l’azienda stia lavorando (come sta facendo Amazon con il Fire Phone e Prime), ma l’ipotesi apporterebbe benefici marginali che siamo quasi certi non esprimere la motivazione principale, a meno che Facebook non abbia da annunciare qualcosa di più del semplice telefono.
Se gli interrogativi appena esposti non produrranno una risposta definitiva, ci sentiamo di assecondare l’opinione di Rob Jackson (autore di questa articolata riflessione) secondo cui sarà difficile che un Facebook Phone possa mai oscurare il “monopolio” esercitato al momento da Android nel settore mobile.