Il progetto di Bono e Mark Zuckerberg per estendere Internet a tutto il mondo

Bono e Mark Zuckerberg chiedono l’intervento delle aziende tecnologiche di Silicon Valley

Il cantante e filantropo Bono e il CEO di Facebook Mark Zuckerberg vogliono estendere Internet al mondo intero. La coppia ha realizzato in collaborazione la stesura di una lettera aperta al New York Times, “To Unite the Earth, Connect it“, nella quale predispone un progetto per fornire accesso a Internet a tutti gli abitanti del pianeta entro il 2020.

Oggi, infatti, soltanto 3 miliardi di individui circa hanno accesso a Internet, meno della metà degli oltre 7 miliardi di abitanti presenti sulla Terra. Il duo scrive: “Internet non dovrebbe appartenere soltanto a tre miliardi di persone, come avviene oggi. Dovrebbe essere visto come una necessità per lo sviluppo, e uno strumento che renda possibile realizzare cose più grandi“.

Bono e Mark Zuckerberg affermano, dunque, che lo sviluppo economico internazionale è strettamente connesso alla connettività globale. In Etiopia l’accesso a Internet ha aiutato i contadini a formulare prezzi migliori per le loro colture, a tenere traccia delle rimanenze, e ad aprire delle assicurazioni per tutelare le loro risorse in caso di emergenza. In Guatemala Internet ha sensibilizzato le madri in attesa circa le modalità più idonee a portare avanti una gravidanza sana. Bono e Mark Zuckerberg scrivono che 9 abitanti dell’Africa rurale su 10 non possiedono elettricità, dunque il primo passo necessario per estendere la connettività su scala globale è estendere l’accesso all’energia elettrica.

I due mirano a delle iniziative da parte del governo che favoriscano questi obiettivi, ma si rivolgono soprattutto al settore privato, nello specifico alle società di tecnologia di Silicon Valley, perché getti le basi di questo importante progetto:

“Più aziende tecnologiche e più imprenditori devono prendersi maggiori responsabilità. Silicon Valley dovrebbe guardare oltre se stessa e intervenire di più su questioni come l’istruzione, la salute e la crisi dei rifugiati. Noi sfidiamo l’industria tecnologica a fare molto di più per coloro maggiormente emarginati, coloro stretti nella morsa della povertà, e coloro al di là o ai margini della rete.

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