Il cavallo di battaglia che sta decretando il grande successo di Iliad in Italia è senza ombra di dubbio l’importanza riservata ai suoi consumatori, con il concetto di “trasparenza” diventata una politica aziendale ribadita a più riprese dai diretti interessati.
Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato dell’incontro tenuto al Senato, a cui hanno presto parte tutte le compagnie telefonico per tenere delle audizioni in merito al disegno di legge N. 1105, che ha l’obiettivo di modificare il decreto legge del 31 Gennaio 2017 e contribuire a rendere più trasparenti le frequenti rimodulazioni apportate dagli operatori telefonici.
Tra coloro che hanno preso parte all’audizione con il senato vi era anche il CEO di Iliad, ovvero Benedetto Levi, il quale ha proprio discusso della grande importanza della trasparenza nei confronti dei consumatori, ribadite successivamente sul proprio profilo Twitter.
La trasparenza per noi è il solo modo possibile per parlare con gli utenti, lo abbiamo sempre detto, ora anche in @SenatoStampa!
Come intuibile, Levi con Iliad ha tutte le intenzioni di supportare il nuovo disegno di legge.
Il nuovo disegno di legge vuole proporre un prezzo bloccato su ogni tipologia di offerta proposta dagli operatori, per almeno i primi sei mesi, ponendo un deciso freno alle frequenti rimodulazioni messe in atto da alcuni gestori.
Cosa più importante però, è che le modifiche non andranno a colpire solo gli operatori telefonici, ma anche le payTV.
Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche non possono modificare le condizioni giuridiche ed economiche dell’offerta prima che siano trascorsi sei mesi dalla stipula del contratto, in ogni caso senza aggravio di costi o peggioramento delle condizioni economiche applicate nei confronti del consumatore.
Parliamo ovviamente di un disegno di legge che non ha ancora ricevuto il via libera definitivo, e potrebbe comunque essere soggetto a delle modifiche. Non si tratta comunque di una soluzione immediata.