Iliad è tornata nuovamente sulla dibattuta questione relativa alla rete 5G e in linea con l’approccio comunicativo votato alla trasparenza con i clienti, l’AD Benedetto Levi ha voluto chiarire che le performance della rete di nuova generazione non saranno inizialmente il picco della qualità che molti potrebbero aspettarsi (e che probabilmente altri promettono al momento).
Levi ha specificato che non si tratterà di grandi prestazioni, di connettività spaziali al pari dell’Internet delle cose (IoT) ambito in cui il 5G nel prossimo futuro farà faville.
Quanto debutto della nuova rete, l’amministratore delegato di Iliad ha voluto ribadire che il debutto avverrà “a brevissimo”, alimentando quelle speculazioni che vorrebbero il lancio delle prime tariffe già nel mese di dicembre 2020.
Al momento non conosciamo ancora dettagli su quelle che potranno essere le prime offerte commerciali 5G, se conterranno più o meno degli attuali 50 Giga di internet mobile ma é presumibile pensare che i giga saranno molti di più a disposizione ma al momento sono solo speculazioni.
L’intervista al Corriere della Sera però è stata foriera anche di una rivelazione altrettanto importante; Levi ha infatti confermato che oltre la metà delle installazioni degli impianti in Italia è già abilitata alla fibra. Una dichiarazione che apre dunque al potenziale arrivo imminente della rete fissa, che sappiamo essere uno dei prossimi obiettivi di Iliad in Italia.