Il Computex si è concluso oramai la scorsa settimana e, tra le tante novità presenti all’evento, Synaptics ha tenuto una dimostrazione di quella che rappresenterà la generazione futura di sensori biometrici utilizzati sui dispositivi dell’elettronica di consumo; in particolare è stato mostrato un sensore d’impronte digitali al di sotto del vetro di un touch pad.
Per Synaptics basteranno un paio d’anni affinchè questa tecnologia possa essere introdotta nelle ampie superfici dei touch e sfruttarle per riconoscere più impronte piuttosto che una sola. In maniera analoga, questa tecnologia potrebbe essere implementata anche in campo mobile; teniamo a mente, infatti, che Synaptics è il principale fornitore di lettore d’impronte digitali ed, in generale, sensori biometrici per aziende del calibro di Samsung.
Lo sviluppo di questa tecnologia sembra essere a buon punto e i tempi potrebbero risultare anche meno prolissi dei due anni sopracitati. Si tratta di un’ottima notizia per aziende come Microsoft, per cui l’introduzione di sensori d’impronte digitali all’interno dei touch pad risulta particolarmente importante per funzionalità come Windows Hello. In generale, secondo alcuni rapporti, basteranno tre anni, al termine dei quali non verranno più venduti prodotti, ed in particolare portatili, senza scanner biometrici.
Naturalmente, le previsioni tengono conto di una lieve depressione dei costi di assemblaggio per una tecnologia di questo tipo, in modo tale che la stessa possa essere disponibile per tutti. Godfrey Cheng di Synaptics, ad ogni modo, è fiducioso e conferma che i numeri registrati per la compagnia sono di 100 milioni di unità l’anno. Si tratta di buoni numeri che fanno ben sperare che una produzione di massa di queste componenti possa rendere sempre più comune l’introduzione dei lettori d’impronte digitali al di sotto di sempre maggiori superfici.
Non ci resta che attendere di vedere ben presto un riscontro di tutto questo in campo mobile.