Nel 2016 il Giappone inizierà a sperimentare per le strade della città i taxi senza conducente, hanno annunciato il governo del paese e la compagnia Robot Taxi lo scorso giovedì.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il servizio sperimentale di taxi robot verrà offerto inizialmente a cinquanta cittadini di Fujisawa, Prefettura di Kanagawa, selezionati tra persone residenti in aree non servite da mezzi pubblici, per eseguire classiche commissioni quotidiane come recarsi al negozio di alimentari per fare la spesa. I tragitti, che non supereranno i 3 chilometri di percorrenza, verranno principalmente eseguiti sulle maggiori vie cittadine e saranno accompagnati da alcuni membri dello staff, sia per evitare incidenti sia per ripristinare il corretto funzionamento della vettura nel caso in cui qualcosa andasse storto.
I taxi robot sono costituiti da minivan ibridi Toyota Estima modificati da Robot Taxi, una joint venture tra il produttore di tecnologie per veicoli Sony-ZMP e DeNA Co, la stessa azienda che attualmente contribuisce allo sviluppo di videogiochi per smartphone basati su Nintendo IP. Il sistema sarà dotato di GPS, radar a onda millimetrica, fotocamera stereoscopica e analisi dell’immagine. Il Giappone spera di commercializzare il servizio dei taxi senza conducente entro le Olimpiadi del 2020.
Ma anche molte altre aziende stanno sviluppando veicoli senza guidatore a bordo. Per esempio, Google ha iniziato a sperimentare automobili con sistema driverless in Texas lo scorso luglio, e General Motors questo venerdì ha annunciato che i suoi impiegati avranno accesso a veicoli autonomi per aggirarsi nel campus dell’azienda in Michigan alla fine del prossimo anno. Infine, il CEO di Tesla Motors, Elon Musk, nel corso della settimana ha dichiarato che i veicoli Tesla verranno completamente automatizzati entro i prossimi tre anni, sebbene nella maggior parte delle regioni non sarà possibile allineare a tale data tutte le regolarizzazioni necessarie a sfruttare la tecnologia sulle strade pubbliche.