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India attacca Mark Zuckerberg ed il suo internet gratuito. Pronta la risposta del magnate di Facebook.

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India attacca Mark Zuckerberg ed il suo internet gratuito. Pronta la risposta del magnate di Facebook.

Fornire connettività ed internet gratuito nelle zone più povere; questo il sogno di Mark Zuckerberg, re dei social network e proprietario di Facebook, quando ha annunciato il proprio progetto Free Basics by Facebook  che consente, grazie a specifici accordi con diversi operatori telefonici in tutto il mondo, di collegarsi in modo del tutto gratuito alla rete ed accedere così a servizi di pubblica utilità e didattici, cercando di colmare così il digital divide nel mondo, ma non secondo l’India.

India attacca Zuckerberg

Infatti l’India attacca Zuckerberg e lo fa senza mezze misure, accusando la piattaforma Free Basics by Facebook di violazione del concetto di neutralità della rete e sospendendo il servizio in tutto il Paese. Secondo il governo indiano, il progetto metterebbe proprio Facebook in posizione di netto vantaggio rispetto a tutti i diretti competitor, in quanto la piattaforma consentirebbe di accedere solo a determinati servizi, come app per la sanità, il lavoro e la scuola ma non consentendo l’accesso ad alcuni dei maggiori servizi offerti dai diretti concorrenti come Google e YouTube.

Zuckerberg risponde alle accuse con un video ed un messaggio

La risposta di Mark Zuckerberg non ha tardato ad arrivare, attraverso una lettera ed un video rivolti direttamente al popolo indiano e realizzati appositamente per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla decisione del governo di sospendere Free Basics by Facebook.

Nel video Zuckerberg afferma che l’azienda crede fermamente che la connessione sia un diritto umano e che alle attuali generazioni debba venire garantito l’accesso universale alla rete, ribadendo che il progetto Free Basics by Facebook inoltre non viola il concetto di “neutralità” della rete.

“Invece di accogliere Free Basics come una piattaforma aperta e gratuita pronta a nuove partnership con tutti gli operatori telefonici locali, in grado di consentire a qualsiasi sviluppatore di offrire servizi alle persone gratuitamente, sostengono – falsamente – che questo darà persone meno scelta. Invece di riconoscere che Free Basics rispetti pienamente la neutralità della rete, sostengono – falsamente – l’esatto contrario.”

Il governo indiano dovrà ora esprimersi entro gennaio 2016, in modo definitivo sulle sorti del servizio Free Basics, che comunque fino ad allora rimarrà sospeso in tutta l’India.

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