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Innovazione tecnologica a sostegno della causa umanitaria

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Innovazione tecnologica a sostegno della causa umanitaria

IKEA insieme a ONU fornisce un’illuminazione sostenibile per le famiglie dei Rifugiati.

Una campagna guidata dall’innovazione tecnologica a sostegno della causa umanitaria. La tecnologia a led ha cambiato la storia dell’illuminazione: grazie al led si ha un risparmio energetico della lampadina fino all’85%; la lampadina ha una durata assicurata fino a 20000 ore e il led non scalda l’ambiente nel suo funzionamento e offre una luce modulabile.

Dal 3 febbraio al 29 marzo 2014 questa nuova tecnologia sposa la causa dei rifugiati dell’ONU. Per ogni lampadina a LED LEDARE venduta durante questo periodo, IKEA Foundation donerà 1 euro I fondi raccolti attraverso la campagna contribuiranno a fornire ai campi gestiti dall’UNHCR in Paesi come Etiopia, Ciad, Bangladesh e Giordania lampioni a energia solare, lampade solari per interni e altre tecnologie alimentate con energia rinnovabile, ad esempio cucine a elevata efficienza energetica.

Di seguito il comunicato stampa e una serie di Infografiche:

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IKEA fornisce un’illuminazione sostenibile alle famiglie dei campi rifugiati

 La nuova campagna “Più luce alla vita dei rifugiati” interesserà i negozi IKEA di tutto il mondo dal 3 febbraio al 29 marzo 2014. Per ogni lampadina a LED LEDARE venduta durante questo periodo, IKEA Foundation donerà 1 euro all’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR).

I fondi raccolti attraverso la campagna contribuiranno a fornire ai campi gestiti dall’UNHCR in Paesi come Etiopia, Ciad, Bangladesh e Giordania lampioni a energia solare, lampade solari per interni e altre tecnologie alimentate con energia rinnovabile, ad esempio cucine a elevata efficienza energetica.

Attualmente nel mondo si contano quasi 10,5 milioni di rifugiati. Di questi, circa la metà sono bambini. Alcuni rifugiati sono costretti a vivere nei campi profughi, dove l’illuminazione scarsa o assente dopo il tramonto può avere effetti devastanti sulla sicurezza e sul benessere degli abitanti. Anche attività semplici come andare in bagno, a prendere dell’acqua o tornare nel proprio alloggio possono diventare complesse e pericolose, in particolare per le donne e le bambine. I miglioramenti finanziati dalla campagna renderanno i campi profughi più sicuri e vivibili per i bambini che vi abitano e le loro famiglie. Oltre a questa campagna, promuoveremo alcune iniziative per migliorare l’istruzione primaria.

“Nel 2013, i nuovi rifugiati sono stati più di 2 milioni, quasi un record per gli ultimi venti anni. Con l’insorgere di nuove emergenze umanitarie, il supporto del settore privato diventa sempre più urgente e indispensabile. Questa campagna è un’iniziativa unica e senza precedenti nella nostra collaborazione con IKEA Foundation, il principale partner di UNHCR appartenente al settore privato. Insieme, speriamo di riuscire a migliorare la vita di molti rifugiati”, ha affermato António Guterres, Alto Commissario dell’ONU per i Rifugiati.

IKEA Foundation ritiene che ogni bambino abbia diritto a un’abitazione sicura. Dal 2010, IKEA Foundation collabora con UNHCR, contribuendo a fornire alloggi, servizi e istruzione alle famiglie e ai bambini ospitati nei campi profughi e nelle comunità circostanti.

“La vita all’interno di un campo profughi può essere molto dura, soprattutto per i bambini. L’assenza di illuminazione elettrica limita anche le attività quotidiane solitamente date per scontate, come cenare insieme o fare i compiti. Il buio compromette la sicurezza delle famiglie e la loro capacità di creare reddito. La campagna “Brighter Lives for Refugees” contribuirà a portare luce ed energia rinnovabile nelle strade e negli alloggi dei campi profughi, permettendo a UNHCR di aiutare i bambini e le famiglie che vivono in questi luoghi a costruirsi una vita quotidiana migliore”, ha spiegato Per Heggenes, CEO di IKEA Foundation.

Per ulteriori informazioni sulla Campagna “Brighter Lives for Refugees”, contattare:

 

IKEA

Tel: 02 929271

E-mail: [email protected]

 

 

UNHCR

Tel: 06 80212318

E-mail: [email protected]

 

Il Gruppo IKEA

La visione strategica di IKEA è quella di creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. “Offrire un vasto assortimento di articoli d’arredamento di buon design e funzionali a prezzi così vantaggiosi da permettere al maggior numero possibile di persone di acquistarli” è l’idea commerciale dell’azienda. Il Gruppo IKEA conta attualmente 303 negozi in 26 Paesi. IKEA è stata fondata in Svezia nel 1943. Il Gruppo IKEA ha un totale di 139.000 co-worker e i suoi negozi sono stati visitati da 690 milioni di persone nel 2012. Per ulteriori informazioni, visitare www.IKEA.com

 IKEA Foundation

IKEA Foundation finanzia programmi a lungo termine finalizzati a migliorare le opportunità dei bambini e dei giovani che vivono nei Paesi più poveri del mondo, apportando cambiamenti profondi e duraturi nelle loro condizioni di vita. Attraverso solide partnership strategiche, IKEA Foundation segue strade innovative per ottenere risultati concreti in quattro ambiti fondamentali della vita di un bambino: una casa, un’infanzia sana e sicura, un’istruzione di qualità e un reddito sostenibile in famiglia. Entro il 2015, circa 100 milioni di bambini avranno beneficiato dei programmi in corso. Per saperne di più, visitare www.ikeafoundation.org e www.facebook/IKEAfoundation 

UNHCR

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, conosciuto anche come Agenzia ONU per i Rifugiati, è stato creato il 14 dicembre 1950 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’obiettivo dell’UNHCR è tutelare i diritti e il benessere dei rifugiati. Nei suoi oltre sessanta anni di attività, l’agenzia ha aiutato decine di milioni di persone a cominciare una nuova vita. Inoltre ha la missione di supportare i popoli apolidi e le persone che sono state costrette ad abbandonare le loro case spostandosi altrove all’interno dello stesso Paese. UNHCR opera in prima linea nelle aree colpite dalle principali crisi umanitarie a livello mondiale, tra le quali Siria, Mali, Afghanistan, Sudan del Sud, Repubblica Democratica del Congo e molti altri Paesi.

Per maggiori informazioni, visitare www.unhcr.org

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