Instagram boicotta gli utenti: ufficiale l’algoritmo di Facebook

Instagram abbraccia ufficialmente l’algoritmo di Facebook che premia la <<rilevanza>> dei post, perseguendo conseguentemente la strada battuta ormai da tempo dal social network controllato da Mark Zuckerberg. Un passaggio invero fisiologico dopo l’annuncio occorso durante il mese di marzo, stoppato tuttavia mestamente dal roboante vespaio di polemiche – con tanto di petizioni attivate online e capaci di far breccia su un numero non trascurabile di aderenti – messo in circolo dai fruitori della piattaforma sociale dedicata alla fotografia.

Proteste evidentemente propedeutiche a congelare la situazione nell’immediato, ma influenti ed infruttuose per ciò che riguarda invece le strategie future di Instagram. La conferma arriva d’altronde in queste ultime ore a mezzo di un comunicato volto a far definitiva chiarezza sul quanto meno spinoso argomento: entro un mese, gli oltre quattrocento utilizzatori del social fotografico visualizzeranno infatti i post dei propri contatti in base ad un ordine di importanza, deciso magistralmente da un algoritmo congegnato ad-hoc. Sulla stregua di Facebook, aggiungeremmo.

Le motivazioni? Presto dette, giacché gli utenti, a detta di Instagram, perdono attualmente in media il 70% dei post dei loro contatti, ed è per questo che la compagnia vuol <<premiare>> alcuni messaggi, tenendo a mente un fil rouge comune. Si pensi ad esempio alla tempestività dei post, oppure agli interessi verso date immagini o, più in generale, la frequenza con la quale siamo soliti interagire con una determinata persona. Facendo dunque leva su questi ed altri fattori, l’algoritmo di Instagram darà rilevanza ad alcuni contenuti piuttosto che ad altri, prescindendo dall’ordine di visualizzazione dei post in modo cronologico attivato finora. <<Abbiamo riscontrato che questo nuovo metodo aiuta le persone a vedere un maggior numero di foto e video di loro interesse>>, spiegano i vertici dell’azienda.

Instagram segue quindi Twitter (sorpassato in questi giorni da Snapchat) nell’implementazione dell’algoritmo che premia la rilevanza dei messaggi, con affinità pressoché equiparabili per quel che concerne la reazione degli utenti. Ma esiste tuttavia una diversità nella strategia dei due brand, giacché la compagnia di proprietà di Facebook implementerà forzatamente la modifica, mentre i fruitori della piattaforma che cinguetta saranno liberi di disattivarla.

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