Instagram smonta la protesta ma l’algoritmo di Facebook arriverà

Nessuna modifica all’orizzonte. Almeno per ora. Instagram, a mezzo di un breve annuncio divulgato su Twitter, getta acqua sul fuoco a seguito del vespaio di polemiche scoppiato qualche settimana addietro, allorquando venne annunciata una imminente modifica all’ordine dei post sulla scorta dell’algoritmo di Facebook. Un tira e molla che ha di recente mietuto anche social network di Jack Dorsey, costretto mestamente a ritrattare le proprie strategie ed ambizioni. Eppure, nel caso della piattaforma sociale rilevata da Mark Zuckerberg nel 2012, la reazione degli utenti è stata ancor più vibrante, dando vita ad una petizione online che, in poche ore, è riuscita a raggranellare 300.000 adesioni.

Un background netto è schietto, che ha dunque portato Instagram a correggere il tiro. <<Vi stiamo ascoltando e vi promettiamo che nulla cambierà in questo momento. Promettiamo di avvisarvi quando quando diffonderemo le modifiche alla massa>> è quanto scritto in queste ore dai vertici del social network fotografico. Una risposta che placa poco o niente la reazione degli utenti, anche perché Instagram sembra intenzionata a far di testa propria. Anche a dispetto della protesta montata in pochissimo tempo. Per farla breve, la piattaforma sociale di Zuckerberg sembra voler dire che la l’algoritmo di Facebook non verrà implementato nell’immediato, ma che modifiche saranno attese a medio o lungo termine.

Vale la pena comunque compiere un passo indietro, a beneficio di una maggior chiarezza e completezza del discorso. Quel che Instagram intende perseguire con le oramai probabili modifiche – al netto di polemiche e petizioni varie dei più riluttanti – è uno stravolgimento dell’ordine dei post, strutturato finora (come Twitter d’altronde) secondo il criterio cronologico. Una caratteristica, quest’ultima, che a detta del social network fotografico andava bene fino a qualche tempo fa, allorquando Instagram era conosciuto da pochi, ma che rischia adesso di esser d’intralcio per i milioni di utenti che abitualmente sono soliti condividere foto e video. A tale stregua, Instagram vorrebbe perseguire la strada di Facebook, abbracciando il criterio della rilevanza: mettere, nello specifico, in primo piano tutti quei post che probabilmente sono di gradimento dell’utente, magari perché provenienti dai contatti preferiti o dalle varie ricerche. <<Una persona perde il 70% dei post pubblicati su Instagram>>, si legge nel comunicato avente ad oggetto l’ufficializzazione delle modifiche del social network controllato da Facebook. Motivazione che tuttavia non incontra il favore degli utenti, attivi e decisi nella loro protesta, il cui effetto vale soltanto a metà. Nessuna modifica di Instagram all’orizzonte, ma aspettiamoci novità nel prosieguo.

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