Insulti su Facebook a Bebe Vio, la video-risposta della campionessa paralimpica

La campionessa paralimpica Bebe Vio, assieme ad Alessandro Cattelan, ha deciso di rispondere con il sorriso alle minacce e agli insulti ricevuti su Facebook.

“Molte persone sono più sfortunate delle altre. Persone che non sono come noi. Persone che nascono con qualcosa in meno, e fanno fatica in ogni momento della loro vita”, esordisce così la “campagna” lanciata da Vio e Cattelan lo scorso mercoledì nella trasmissione “E poi c’è Cattelan” su Sky Uno. “Ma chi sono queste persone sfortunate? Sono gli haters. All’apparenza sembrano persone normali, ma in realtà non sono in grado di compiere neanche i gesti più semplici. Chissà cosa passa per la testa di questi haters. Un c…., proprio niente”, prosegue l’ironica video- risposta.

“Qualcosa per loro si può fare. Epcc per l’antisociale organizza una raccolta per tutti quei disagiati che passano le loro giornate chiusi nelle loro stanzette a insultare gli estranei. È una raccolta di neuroni. Basta poco: dona un neurone anche tu. Se doni un neurone a un hater, hai già raddoppiato il numero dei suoi neuroni. Dona un neurone: insieme possiamo farcela”, conclude la coppia.

Una risposta tagliente, ironica e decisamente di classe che sottolinea la maturità e la grande forza di Beatrice. Tuttavia un gesto simile non poteva certo rimanere impunito, per questo l’atleta ha deciso di denunciare il fatto alle autorità competenti: “Ho denunciato perché voglio sapere chi è questa persona, ma soprattutto perché può essere un esempio per le altre persone. Voglio dire che i social servono per veicolare messaggi importanti, come la beneficenza, però dietro ai computer è pieno di imbecilli, bisogna stare attenti a cosa si vuole far passare. Sta a te non dire dove abiti, cosa stai facendo. Bisogna stare veramente attenti, tu non sai chi guarda quella cosa lì. Adesso magari nessuno la guarda, ma tutto viene salvato, magari quando sarai grande l’unica cosa che ricorderanno le persone sarà la cavolata che hai fatto quando avevi 17 anni, bisogna guardare al futuro”, ha dichiarato la campionessa a SkyTG24.

“Già, mia figlia non poteva rispondere che con un sorriso. Quando ha saputo di quella brutta pagina, ci è rimasta male, come è ovvio. Ma lei ha le spalle larghe e ha l’ha capito subito: quelle persone stavano cercando un po’ di notorietà, uno spazietto di visibilità. Mi ha detto che sono dei poveretti e che non aveva nemmeno voglia di parlarne troppo, perché non ne valeva proprio la pena”, spiega a Vanity Fair Ruggero Vio, padre di Beatrice.

Di seguito la video-risposta completa di Beatrice Vio e Alessandro Cattelan, condivisa da Sky Uno su Facebook:

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