Continua a far discutere il caso di Intel che, come già noto da diversi mesi ormai, ha annunciato ufficialmente di aver abbandonato il mercato dei modem 5G, i medesimi che avrebbero dovuto adottare inizialmente Apple per i suoi iPhone di nuova generazione, compito affidato successivamente a Qualcomm dopo l’accordo di pace.
A quanto pare l’uscita dal mercato da parte di Intel sarebbe stata proprio frutto delle strategie sleali messe in atto dal concorrente Qualcomm. La rivelazione è giunta in occasione del processo Antitrust contro Qualcomm in corso negli Stati Uniti, a cui si è accodata Intel, la quale ha confermato l’ipotesi di concorrenza scorretta affidando l’incarico al suo legale.
Con un post pubblicato su Marketscreener, il legale ha rivelato quanto segue:
Intel ha lottato per circa un decennio per sviluppare una divisione modem remunerativa. Abbiamo investito miliardi, assunto migliaia di persone, comprato due aziende e realizzato prodotti innovativi e di prim’ordine che sono giunti nei leader di settore Apple iPhone, inclusi i più recenti iPhone 11. Ma alla fine dei conti, Intel non è stata capace di superare le artificiali e insormontabili barriere alla libera concorrenza create da Qualcomm ed è stata costretta a uscire dal settore quest’anno.
Il primo processo in appello al momento si è concluso con la sconfitta di Qualcomm, ritenuta colpevole grazie alle testimonianze della dirigenza Intel. L’azienda ovviamente intende ricorrere in appello, quindi è molto probabile che la vicenda si protrarrà ancora per moltissimo tempo.
Nel frattempo però Qualcomm continuerà a lavorare con Apple nello sviluppo dei modem 5G.