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Intel ammette che le patch Meltdown e Spectre rallentano anche i nuovi chip

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Intel ammette che le patch Meltdown e Spectre rallentano anche i nuovi chip

Intel ha rivelato in queste ore che anche le CPU più recenti sono influenzate dai frequenti problemi di riavvio causati dalle patch di protezione contro Meltdown e Spectre. Il produttore di chip in precedenza ha dichiarato che il problema riguardava soltanto i sistemi Broadwell o Haswell, ma analizzando il problema è venuto a conoscenza del fatto che anche i moderni processori Skylake e Kaby Lake rischiano malfunzionamenti.

Per fortuna uno degli esponenti della società ha affermato che gli sviluppatori forniranno un microcodice beta ai fornitori entro la prossima settimana. Altri test sono stati effettuati anche su grossi server dotati di processori Intel Xeon Scalable a due socket, le correzioni in questo caso non influiscono sull’efficienza energetica e non ne causano alcun rallentamento durante l’esecuzione di applicazioni aziendali scritte in Java. Tuttavia, in alcuni casi è stato rilevato un impatto minimo tra il 2 ed il 4%, registrando anche significativi rallentamenti durante alcune simulazioni di input / output.

In particolare, in fase di output non vi sono problemi. Le difficoltà si presentano però quando, in fase di input, la CPU utilizzando il 100% della sua potenza per scrivere dati al sistema riduce la sua velocità del 18%. Questa percentuale raggiunge addirittura il 25% quando, con un solo core, si effettua l’attività di archiviazione in modalità utente ad alte prestazioni.

Il problema sulle patch di sicurezza Meltdown e Spectre inizialmente nato per le CPU più vecchie sembra che inficerà anche le prestazioni di quelle più moderne. Intel sta già lavorando con partner e clienti per affrontare questi rallentamenti significativi e, tra le possibili tecniche da attuare, sembra che Retpoline – realizzata da un’ingegnere Google per la protezione dei sistemi – sia in grado di non influenzare le prestazioni delle unità di elaborazione.

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