Intel entra a gamba tesa nella sfida della realtà aumentata ed a tale stregua sembrerebbe esser in lavorazione un visore indossabile pronto a guerreggiare con l’HoloLens di Microsoft ed il Gear VR di Samsung. È questa l’indiscrezione riportata dal Wall Street Journal, in base alla quale sarebbe pressoché certa l’incursione del colosso di Santa Clara nel particolare segmento della realtà aumentata, capace di fomentare l’attenzione di player di tutto rispetto come Google e Facebook. Il futuro sembra d’altronde andare in questa direzione ed a riprova di ciò può farsi riferimento al successo raggranellato dai preordini di HTC Vive, malgrado il costo non certamente esiguo (attorno agli 800 dollari) e pressoché equiparabile a quello di un recente iPhone o smartphone Android top di gamma. La contrazione del mercato PC impone ad Intel strade traverse (seppur non proprio ignote) e la creazione di un visore per la realtà aumentata permetterebbe al leader dei processori di metter le mani su un settore che potrebbe toccare, entro il 2020, un valore di mercato di 90 miliardi di dollari.
Il visore Intel sarebbe strutturato secondo la tecnologia <<RealSense>>, già presente su alcuni prodotti quali il tablet Android Dell Venue 8 7000 ed impiegata per fotocamere capaci di rilevare la profondità di campo. L’obiettivo sarebbe dunque quello di mescolare immagini generate dal computer ad informazioni recepite dal mondo reale e circostante. Ma più che entrare nel mercato della realtà aumentata in prima persona, Intel vorrebbe creare invece un progetto che verrà reso a libera disposizione dei vari produttori, i quali potranno poi decidere di sfruttarlo e concretizzarlo attraverso la sua messa in commercio.
Il legame tra il colosso di Santa Clara ed i vari patner andrebbe dunque ben oltre il mero mercato dei computer, abbracciando in modo consequenziale un mondo redditizio, quello della realtà aumentata, che potrebbe portare Intel alla produzione di tutta una serie di componenti legati al detto segmento e pronti ad esser divulgati ai produttori. L’azienda statunitense sta già vagliando da tempo l’occasione di entrare nel particolare mercato che sta attirando l’attenzione, tra gli altri, anche di Facebook e Google: secondo il Wall Street Journal, l’incursione di Intel poggerà comunque su basi solide, in ragione delle cinque acquisizioni che il colosso dei processori avrebbe operato nell’ultimo anno e degli altrettanti investimenti portati avanti finora. Il leitmotiv comune è sempre lo stesso: la realtà aumentata, che potrebbe avere in Intel un esponente di spicco.
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