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Intel RealSense: un nuovo modo di elaborare l’immagine

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Intel RealSense: un nuovo modo di elaborare l’immagine

Intel è una delle più importanti aziende in ambito tecnologico, conosciuta principalmente per la produzione di componenti hardware quali microprocessori e dispositivi di memoria. Ma l’azienda non si limita solamente a questo, come testimonia l’ultima frontiera di casa Intel rappresentata dal nuovo sistema Intel RealSense Depth Enabled Photography (DEP). 

Quel che Intel ha sviluppato è una tecnologia che agisce attraverso delle speciali fotocamere, disponibili anche in ambito mobile, ognuna delle quali opera come fossero tre differenti oggetti: una fotocamera a 1080p, una fotocamera a infrarossi e un proiettore laser a infrarossi. In questo modo la fotocamera ha la percezione dell’occhio umano, cioè rileva la profondità e traccia ogni movimento del corpo. Risultato? Fotografie impressionanti ed uniche, e soprattutto facili da modificare. Una volta scattata la foto sarà, infatti, possibile intervenire a posteriori per modificare ad esempio la messa a fuoco di una parte dell’immagine oppure applicare un filtro solo ad un oggetto in primo piano, tralasciando lo sfondo.

intel-realsense-depth-enhanced-photography

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Entrando nello specifico, il salvataggio dell’immagine e dei metadati relativi viene effettuato in un formato (XDM, ovvero eXtensible Device Metadata XDM) sviluppato dalla stessa Intel insieme a collaborazioni esterne offerte dai maggiori leader del settore, e successivamente archiviato all’interno del contenitore JPG per mantenere la compatibilità con i principali visualizzatori di immagine esistenti. All’interno del contenitore avremo così informazioni approfondite sullo scatto acquisito, con diversi ed importanti valori utili alla successiva modifica dell’immagine.

Metadati XDM in un contenitore JPG

Intel fornisce anche l’SDKIntel RealSense, dove si possono trovare alcuni esempi di utilizzo della tecnologia efficaci per la creazione di applicazioni ad hoc che consentano di manipolare le immagini e così incoraggiare gli sviluppatori a creare nuovi casi d’uso per estendere ancor più il formato dati di profondità. Tra gli esempi troviamo:

  • Filtri artistici/Manipolazione dello sfondo – numerosi filtri applicabili su differenti punti separati dell’immagine
  • Effetto di modifica della profondità di campo –  per poter modificare la distanza tra gli oggetti più vicini o lontani all’interno della scena, così da farli apparire nitidi nella fotografia finale
  • Effetti cinetici – per creare, manipolando i dati di profondità, un’immagine bidimensionale (2D) con l’illusione del movimento
  • Editing – per inserire degli oggetti in un’immagine tra il primo piano e lo sfondo, semplicemente basandosi sulle informazioni di profondità acquisite nel file XDM
  • Misure in foto – la foto di una stanza permette di identificare le sue misure, dal proprio tablet, mentre si fa shopping per un tavolo, un nuovo divano o un qualsiasi complemento d’arredo.

Questa è solo una breve panoramica delle potenzialità offerte dalla nuova tecnologia Intel RealSense Depth Enabled Photography (DEP); per approfondimenti consigliamo vivamente di consultare l’apposito portale realizzato da Intel, accessibile attraverso il banner sottostante e pronto a fornire a sviluppatori e professionisti del settore tutte le informazioni e i dettagli utili a sfruttare questa fantastica novità: un’iniziativa che si appresta a sconvolgere totalmente il settore fotografico, rendendo  le nostre fotografie assolutamente uniche.

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