Non c’è giorno in cui non si senta parlare di Facebook e del suo creatore Mark Zuckerberg, della sua “visione” della comunity. In febbraio ci mise al corrente dei suoi obbiettivi pubblicati in un post: “Negli ultimi dieci anni, l’attenzione di Facebook si è concentrata nel mettere in contatto amici e familiari. Il nostro prossimo obiettivo sarà quello di sviluppare l’infrastruttura sociale per la nostra comunità, per aiutarsi, tenendoci al sicuro, per informarci e per l’impegno civico. L’obiettivo è rafforzare le comunità già esistenti, sentendoci uniti sia online sia offline, a prescindere dalla localizzazione fisica“. Aggiunge il Ceo: “ Guardando al futuro, una delle nostre più grandi occasioni per avere le persone al sicuro è creare intelligenza artificiale per conoscere più velocemente e con precisione ciò che sta accadendo in tutta la nostra comunità”.
Questa di Mark Zuckerberg sembrerebbe una vera dichiarazione civile (speriamo non in odore di spot per una futura campagna elettorale), di fatto durante il suo giro di visita degli Stati americani ha pubblicato un lungo post, dove informa chi lo ha ispirato nella sua visione umanistica, che potrebbe essere in grado di realizzare nel concreto. L’ideatore del noto social network pensa ai “Corpi di Pace”, ma anche ad incentivare rapporti umani.
Ricordiamo che su Facebook già appare l’invito: “Persone che potresti conoscere” e alla domanda di quali mezzi il social utilizzasse per mettere a contatto le persone Mark Zuckerberg, giovane prodigio della tecnologia, ha risposto elusivamente dicendo di non servirsi di alcun strumento tecnologico per conoscere i propri utenti.
Parliamo della tracciabilità che ormai è su ognuno di noi: dalla carta punti del supermercato per conoscere i nostri gusti, all’onnipresente GPS che con la geolocalizzazione perennemente attiva, conosce la nostra posizione e certo non è sconosciuto ai più tecnologici, che le app del nostro smartphone hanno sempre la possibilità di conservare i dati relativi al luogo in cui ci troviamo. Vi sentite ancora liberi? ! Allora siete pronti anche per una AI, ovvero una Intelligenza Artificiale che non solo consiglia le persone che potreste conoscere, ma anche altri a voi totalmente sconosciuti.
Di questo parla Mark Zuckerberg (?) quando afferma: “Abbiamo costruito dei sistemi di AI per raccomandare le persone che potreste conoscere, ma potrebbe essere ugualmente importante connettersi con persone che dovreste conoscere“.
Si riferisce a possibili “mentori”, a persone al di fuori della propria cerchia di amicizie che si “interessano” a te e possono creare, in tal modo, una nuova fonte di supporto e “ispirazione”.
Ora una domanda: ci sentiamo pronti?