Apple e Foxconn di nuovo nel mirino delle autorità per colpa di iPhone X e di lavoratori impegnati a sostenere orari di lavoro massacranti per riuscire ad assemblare quanti più dispositivi possibili. E’ quello che si legge in queste ore sulle pagine del Financial Times.
Sono stati scoperti sei studenti stagisti a lavorare fuori tempo per riuscire a completare i lavori su iPhone X visto l’elevantissimo numero di preordini arrivati alla casa. I ragazzi sono stati schiavi dei nastri per 11 ore di fila più straordinari. Questo naturalmente viola le leggi cinesi che tutela in maniera importante il lavoro degli studenti tirocinanti.
iPhone X assemblato da semplici studenti tirocinanti per oltre 11 ore al giorno
Sebbene siano stati confermati i pessimi orari di lavoro per questi sei studenti pare che siano stati loro stessi a voler affrontare questi orari senza alcun obbligo. Questo però è un controsenso, infatti è stato espressamente chiesto a questi studenti di lavorare all’interno delle fabbriche per accumulare esperienza ai fini dell’acquisizione del diploma. La cosa quindi suona un po’ come una sorta di ricatto.
Pensate che uno di questi studenti ha confermato che nell’arco delle 11 ore di lavoro, senza contare gli straordinari, è riuscito a montare ben 1200 moduli fotografici. Apple ha avviato la propria indagine e nel frattempo si è limitata a confermare che:
“Gli studenti hanno lavorato volontariamente, sono stati tutti ricompensati ed hanno fornito i loro benefici, tuttavia non avrebbero dovuto effettuare straordinari”