Ogni volta che Apple ha deciso di registrare un marchio di un device, si scontra con il fatto che in alcune zone del mondo, quel nome era già stato registrato per prodotti analoghi. E’ stato così per l’iPhone, registrato da Linksys di proprietà CISCO, con iPad, registrato da Fujitsu e con iOS registrato proprio da CISCO. Ogni qual volta Apple incappava in questo tipo di problema, cercava un accordo con le aziende che detenevano il marchio originale per poter utilizzare il nome in cambio di una grossa somma di denaro.
Il termine iWatch è stato coniato nel 2010, da quando i primi rendering cominciarono ad uscire in rete. Da allora varie aziende hanno cercato di registrare questo nome prima di Apple, in modo da farsi pagare profumatamente per permettere l’utilizzo del nome ad Apple. In realtà però Apple, da giugno 2013, ha iniziato a registrare il marchio in quegli stati dope l’operazione di mercato dava meno nell’occhio come Turchia e Messico, ma non negli Stati Uniti, dove risulta che il marchio di iWatch sia stato registrato a nome di Brightflash USA LLC.
Secondo alcuni però la Brightflash USA LLC sarebbe una società fittizia che dovrebbe essere stata creata da Apple per registrare il nome iWatch negli USA senza dare nell’occhio. Al momento sembra una congettura nei confronti di Apple, ma ci sono elementi che potrebbero rendere questa ipotesi, un po più credibile. Prima di tutto la data di registrazione effettuata da Brightflash USA LLC il 5 giugno 2013, proprio in concomitanza con le prime registrazioni effettuate da Apple nel resto del mondo, compreso per l’appunto nel periodo tra il 3 e il 5 giugno 2013.
Non è la prima volta che Apple ricorrerebbe all’utilizzodi società “prestanome” per registrare il nome di un prodotto , in modo da non compromettere l’effetto sorpresa, anche se per noi utenti la sorpresa non è il nome, ma come questo “iWatch” sarà realizzato!