Dite la verità, anche voi siete stufi di arrivare a metà giornata con la batteria che “lampeggia” sul rosso. Non è così? Allora siete in buona compagnia. Ancora per poco, però. Infatti la University of California potrebbe aver risolto definitivamente, o quasi, questo increscioso problema.
Batteria “eternit”
Oggi il problema delle batterie non riguarda soltanto la scarsa durata di ogni carica, ma anche il calo di prestazioni con il passare dei vari cicli di carica. La University of California, però, ha voluto approfondire il più possibile questo spinoso argomento e il team di ricercatori che ha condotto lo studio è arrivato a trarre delle conclusioni a dir poco interessanti.
Migliorando i cosiddetti “nanofili” presenti all’interno delle comuni batterie al litio, infatti, aumenterebbero di gran lunga alcuni parametri importanti: uno su tutti la preservazione della potenza di carica della batteria nonostante molti cicli di carica.
I ricercatori della University of California hanno rivestito i nanofili presenti nelle batterie al litio di una sostanza chimica: il diossido di manganese. Grazie a questo rivestimento, i nanofili vengono protetti e naturalmente hanno una durata maggiore. Il risultato raggiunto? I nanofili sono rimasti praticamente “nuovi di fabbrica” nonostante oltre 200 mila cicli di carica effettuati in circa 90 giorni di utilizzo. Incredibile! Speriamo che presto questa tecnologia venga presto applicata alle batterie dei nuovi smartphone e tablet.