La cassazione quest’oggi si espressa a favore di un consumatore fiorentino che aveva intentato causa addirittura al colosso statunitense HP (Hewlett-Packard) e dichiarando l’acquisto in bundle di un PC con sistema operativo preinstallato non più obbligatorio e costringendo così HP ha effettuare un rimborso di 140€ verso il proprio cliente che non desiderava utilizzare Windows 8 di Microsoft sul suo nuovo portatile.
La sentenza della Cassazione riporta che “nell’accertata assenza di controindicazioni tecnologiche, l’ ‘impacchettamento’ alla fonte di hardware e sistema operativo Windows-Microsoft (così come avverrebbe per qualsiasi altro sistema operativo a pagamento) risponderebbe, infatti, nella sostanza, ad una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzosa di quest’ultimo nella grande distribuzione dell’hardware (quantomeno in quella, largamente maggioritaria, facente capo ai marchi Oem più affermati) con riflessi a cascata in ordine all’imposizione sul mercato di ulteriore software applicativo la cui diffusione presso i clienti finali troverebbe forte stimolo e condizionamento, se non vera e propria necessità, in più o meno intensi vincoli di compatibilità ed interoperabilità (che potremo questa volta definire ‘tecnologici ad effetto commerciale’) con quel sistema operativo, almeno tendenzialmente monopolista“.
La Cassazione nella sentenza 19161 della Terza sezione civile, indica questa un “evenienza concreta da essere stata fatta oggetto sotto vari profili di interventi restrittivi e sanzionatori da parte degli organismi antritust Usa e della stessa Commissione Ue”.
Insomma dopo le condanne inflitte sul medesimo argomento dalla autorità USA ed Europee, arriva ancora una sentenza contro un produttore OEM e Microsoft, ree di voler condizionare il mercato, obbligando i consumatori ad acquistare obbligatoriamente una licenza di Windows con ogni Pc desktop e notebook.
Da oggi quindi sarà possibile finalmente scegliere il proprio portatile o pc desktop, liberamente, chiedendo il rimborso al produttore nel caso si decida di non usufruire del sistema operativo preinstallato, facendo leva proprio su questa sentenza della Cassazione, questo almeno in teoria, ma ora bisognerà davvero vedere come i produttori si comporteranno nei confronti delle tante richieste che sicuramente arriveranno loro nei prossimi mesi.
Cosa ne pensate della sentenza che consentirà l’acquisto in bundle di un PC con sistema operativo preinstallato non più obbligatorio? Pensate che i produttori si adegueranno? Aspettiamo i vostri commenti!