Il governo britannico ha avanzato una richiesta nei confronti degli sviluppatori di WhatsApp chiedendo che fosse inserita una backdoor per riuscire ad intercettare i messaggi e le conversazioni degli utenti in caso di estrema necessità. La richiesta è stata declinata
Dono diversi gli enti governativi che più volte hanno avanzato richieste ai più famosi servizi di messaggistica presenti al mondo. Protagonisti questa volta WhatsApp ed il governo britannico. Secondo quanto riportato da The Verge durante l’inizio del 2017 il governo britannico avrebbe avanzato delle richieste agli sviluppatori dell’applicativo chiedendo di inserire volontariamente una backdoor nel programma.
WhatsApp: niente backdoor nel nostro programma, nemmeno se a chiederlo sono figure di un certo rilievo
Le motivazioni che hanno spinto il governo inglese ad avanzare questa richiesta è naturalmente la lotta contro il terrorismo. Grazie alla crittografia end-to-end i criminali possono comunicare in santa pace senza essere intercettati. Per WhatsApp non è comunque la backdoor la risposta nel combattere i criminali ed i terroristi. Pur inserendo una porta d’ingresso le conversazioni non sarebbero comunque visualizzabili in alcun caso.
In ogni modo al mondo esistono tanti mezzi di comunicazione e risulterebbe semplice trovare altri mezzi, quindi chiusa una strada se ne certa un’altra. WhatsApp quindi non inserirà mai porte d’ingresso speciali per i “visitatori” schierandosi dalla parte di chi già la pensa come loro, per esempio Tim Cook.