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La nuova app di Google trasforma i vecchi tablet Android in dispositivi adatti ai bambini

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La nuova app di Google trasforma i vecchi tablet Android in dispositivi adatti ai bambini

Molti genitori hanno probabilmente vecchi smartphone e tablet Android che vorrebbero trasmettere ai loro figli, invece di dover acquistare un nuovo tablet per bambini. Il colosso Google ha deciso di offrire loro questa opzione senza il rischio che i loro figli possano incappare nei pericoli del web.

L’applicazione Family Link di Google permette ai genitori di consegnare i loro vecchi dispositivi Android ai loro figli senza preoccuparsi di cosa potrebbero scaricare dal Play Store o di cosa potrebbero trovare online. Per farlo, è sufficiente creare un account Google per i propri figli e scaricare l’app, che da oggi è disponibile per gli utenti statunitensi dopo mesi di test.

Family Link permette ai genitori di approvare o bloccare le applicazioni che i loro figli vogliono scaricare dal Play Store, monitorare il loro tempo di visualizzazione dei contenuti, impostare i limiti di tempo del dispositivo e bloccare a distanza il dispositivo del loro bambino per andare a dormire o studiare.

I genitori possono utilizzare Family Link su dispositivi Android con Kit Kat 4.4 e versioni successive e iPhone con iOS9 e versioni successive.

I bambini possono usare l’app sui dispositivi con sistema operativo Android con la versione 7.0 Nougat e successive e sugli iPhone con la versione iOS 9 o successivi. Alcuni dispositivi che utilizzano Marshmallow sono compatbili, eccone alcuni esempi:

  • Alcatel Dawn
  • Alcatel Fierce 4
  • Alcatel Pixi Unite
  • LG K3
  • LG Stylo 2 Plus
  • LG X Power
  • Samsung Galaxy Luna
  • Samsung Galaxy Tab A
  • Sony Xperia X

Sfortunatamente al momento BigG non ha rilasciato alcuna dichiarazione circa l’eventualità di una futura estensione dell’applicazione anche al di fuori del territorio USA, anche se l’ipotesi non è poi così improbabile. Non ci resta che attendere ulteriori riscontri ufficiali per saperne di più.

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