Recentemente la famosa webstar Felix Kjellberg, alias PewDiePie, è finito al centro di un vortice di polemiche con la pesante accusa di antisemitismo.
PewDiePie è lo youtuber più seguito in tutto il mondo, divenuto famoso per la condivisione video dove si mostra in divertenti gameplay di videogiochi. Tali polemiche hanno fatto saltare alcuni suoi progetti con YouTube e, soprattutto, gli hanno fatto perdere un’importante collaborazione con Disney.
Entrando nel dettagli, la clip che ha scatenato l’ondata di critiche ritraeva Felix che pagava due uomini su Fiverr per creare un cartello con la scritta “Morte a tutti gli ebrei“. Ma non è come sembra: le intenzioni del videomaker svedese – a suo dire – non erano affatto cattive. Per poter comprendere appieno la faccenda, bisogna sapere che Fiverr è un network che consente di ingaggiare freelancer a prezzi decisamente modici e il video di PewDiePie era una specie di “denuncia“, poiché aveva lo scopo di dimostrare fino a che punto possono spingersi gli iscritti alla piattaforma per soli cinque dollari.
Tuttavia, non tutti hanno creduto alla versione di Felix ed il video si è guadagnato una pagina sul Wall Street Journal , conseguentemente rilanciato su altre testate e blog online, generando un vero e proprio caso mediatico che ha spinto YouTube e Disney a cessare qualsiasi tipo di rapporto commerciale con la webstar.
Il primo giorno di “tempesta”, Felix ha chiarito la faccenda tramite un post su Tumblr, dove appunto spiegava le sue reali intenzioni. Tuttavia, sembra che le sue spiegazioni non abbiano ricevuto l’attenzione desiderata, per questo ha deciso di rispondere pubblicamente condividendo un video sul suo canale YouTube, che ricordiamo conta oltre 53 milioni di iscritti.
“Mi dispiace di aver usato quelle parole e mi rendo conto di aver offeso delle persone. Il mio vero scopo era quello di dimostrare la stupidità del sito (Fiverr ndr) e quanto alcune persone riescano a spingersi oltre i limiti per guadagnarsi solo cinque dollari. Mi rendo conto che lo scherzo è andato un po’ troppo oltre. Credo fermamente che si possa scherzare su qualsiasi cosa, ma credo anche che ci sia il modo giusto di farlo, e questo non lo era. Mi piace spingermi ai limiti, ma mi considererei un comico alle prime armi e ho fatto certamente anche altri errori, prima di questo. Si è sempre trattato di un’esperienza di crescita e di apprendimento”, esordisce Felix nel suo video.
“Non voglio che le persone pensino che io possa scherzare su tutto quello che mi pare e che non ci siano conseguenze solo perché io sono PewDiePie. Mi rendo conto che ci sono delle conseguenze e in questo video non sto cercando di giustificarmi”, ha spiegato lo youtuber, proseguendo il suo discorso con un attacco ai media: “Di certo i media mi hanno attaccato per cercare di screditarmi, per diminuire la mia influenza e il mio valore economico. Generalmente i media non ci apprezzano molto perché sono spaventati da noi. Hanno messo all’angolo le compagnie, per costringerle a tagliare i rapporti con me. Se alle persone non piacciono i miei scherzi mi va benissimo, lo capisco e li rispetto. Mi rendo conto che ho portato la cosa un po’ troppo in là e me ne ricorderò in futuro, ma la reazione a tutta questa storia è stata pura follia. Va bene non andare d’accordo con l’umorismo di qualcuno, ma… darmi del fascista? A che cosa dovrebbe servire?”, ha affermato Kjellberg, concludendo il video rivolgendosi direttamente al quotidiano americano in toni decisamente poco amichevoli: “sono ancora qui e faccio ancora video. Bel tentativo, Wall Street Journal. Riprovateci, figli di…”.
Di seguito il video rilasciato da Felix sul suo canale YouTube:
https://youtu.be/lwk1DogcPmU