La società di ricerche Nilsen, ha stilato la classifica delle App più scaricate del 2015, andiamo a scoprirla insieme:
- Facebook: 127 milioni di utenti (+8% dal 2014)
- YouTube: 97 milioni di utenti (+5% dal 2014)
- Messenger di Facebook: (+31% dal 2014)
- Google Search
- Google Play
- Google Maps
- Google GMail
- Instagram: 55 milioni di utenti (+23% dal 2014)
- Apple Music: 54,6 milioni di utenti
- Apple Mappe: 46,4 milioni di utenti
L’app di Facebook resta al primo posto nel 2015, con quasi 127 milioni di utenti unici al mese (+8% in un anno), nonostante altre fonti indichino un calo di popolarità, soprattutto nei giovani, del social di Zuckerberg, in favore di Instagram.
Al secondo posto tra le app più usate c’è YouTube, di Google, con 97 milioni (+5%).
Al terzo posto ancora una app del social Facebook, Messenger, l’app cresciuta più velocemente, +31% in un anno (da quando cioè è stata scorporata da Facebook e necessita di un download specifico).
A seguire tutta una serie di app di Google: search, play, mappe e gmail.
Instagram, che ha avuto una crescita lampo tra i millennial americani, si è piazzata all’ottavo posto nella classifica Nielsen, con oltre 55 milioni di utenti unici e una crescita annuale del 23%.
Apple, oltre a Music al nono posto, chiude la classifica con la sua applicazione Mappe: rispettivamente hanno 54,6 e 46,4 milioni di utenti.
Secondo i dati della società di ricerca Nilsen, riferiti alla popolazione americana, la penetrazione degli smartphone negli Stati Uniti è salita all’80% a fine settembre a partire dai 13 anni. La stessa società di ricerca, ha stilato anche una classifica dei sistemi operativi attualmente più usati:
- Android (53%)
- iOS (43%)
- Windows Phone (3%)
- Blackberry (0,7%)
I giovani passano sempre più tempo con lo smartphone in mano, soprattutto per lo streaming e per i social network (sono iscritti a più di due) ma questo trend non significa necessariamente che nel futuro lo smartphone resterà l’hub che fa gestire questo mondo social. C’è la necessità, ad esempio, di doverlo lasciare quando ci mettiamo alla guida della macchina per motivi di sicurezza ma anche altri contesti richiedono altri tipi di interazione. Qui entrerà in gioco l’intelligenza artificiale, che permetterà di colloquiare direttamente con le cose, senza l’uso delle mani o bisogno di un display al seguito. Secondo l’indagine, l’80% degli utenti pensa che i dispositivi indossabili, gli wearable, dovrebbero sostituire gli smartphone in alcune funzioni, proprio come sta succedendo in maniere crescente, con l’arrivo degli smartwatch. Lo schermo, quindi, resterà un elemento fondamentale, ma ci saranno altri esempi di intelligenza artificiale basata su altre forme di connessione.