LG Electronics è stata chiamata in causa da un utente di New York che si è visto letteralmente esplodere il proprio smartphone, per la cronaca un Optimus F6, in tasca. Il presunto malcapitato, dell’età di cinquantadue anni, sostiene che il device abbia letteralmente preso fuoco autonomamente provocandogli ustioni di secondo e terzo grado sia sulla gamba che sugli arti superiori, portandolo ad un mese di convalescenza. Anche in questo caso, come in situazione analoghe viste e riviste su prodotti di brand altisonanti come OnePlus, Samsung, Apple e la stessa LG, l’attribuzione di colpa deve essere verificata a priori. Infatti, in casi analoghi, si è potuto osservare che la situazione prima è stata creata a causa del comportamento scorretto dello stesso utente che, esulando dai consigli circa l’utilizzo di caricabatterie ufficiali (caso Apple) ed esposizione volontaria a fonti radioattive (caso Samsung), ha compromesso la salute propria e del dispositivo rendendolo totalmente o in parte inutilizzabile.
La Corte Federale dello Stato di Brooklyn si farà carico della verifica sul recente avvenimento che ha interessato il cittadino newyorkese, dovendo provare ora la colpevolezza sulla vicenda legata allo scoppio dell’LG Optimus F6 che, nonostante questo nuovo risvolto, resta comunque in terminale valido. Staremo a vedere come finirà questa storia. E voi avete avuto esperienze simili? Lasciateci tutti i vostri commenti in proposito.
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