LG G6, prezzo di partenza superiore a G5 a causa di queste specifiche

Le sbandierate specifiche riguardanti il prossimo LG G6 stanno mestamente trovando conferma nel corso di questi ultimi giorni, in ossequio ad alcune indiscrezioni provenienti da addetti ai lavori <<della catena di fornitura>>. Gli ultimi rapporti pongono innanzitutto l’accento sui paradigmi estetici, ad incominciare da un telaio ben rifinito, resistente ad acqua e polvere e, purtroppo, privo di qualsivoglia possibilità di rimuovere la batteria, finora apprezzata caratteristica distintiva dei precedenti top di gamma di LG. Un cambio di rotta importante su quest’ultimo frangente, causato dall’implementazione della certificazione IP68, che farà di G6 il primo smartphone LG di punta ad esser resistente all’acqua (fino ad un massimo di cinque piedi per un arco temporale non superiore ai trenta minuti).

Un’altra voce conferma l’altro elemento distintivo di LG G6: il pannello LCD da 5.7 pollici con risoluzione 2880 x 1440 pixel, conseguenza del quanto meno inedito aspect-ratio 2:1 del pannello principale. Vi è inoltre una cura maggiore – sulla scorta degli apprezzatissimi G3 e G4 – degli ingombri e delle cornici superiori e inferiori, presumibilmente ridotte così da occupare appena quattro millimetri di spazio nella parte anteriore e facendo di LG G6 uno smartphone quasi tutto schermo, verosimilmente leitmotiv dei principali top di gamma di quest’anno.

I render diffusi in questi ultimi giorni hanno ulteriormente confermato la presenza, per quel che riguarda la parte posteriore, di una doppia fotocamera a filo con la scocca, accompagnata da un lettore di impronte digitali e doppio flash LED. Una novità potrebbe essere ricercata nel DAC audio a 32bit, lo stesso incastonato sull’apprezzato – ma purtroppo non commerciato ufficialmente in Europa – LG V20.

Una svolta curiosa fa invece riferimento sulle componentistiche hardware, che potrebbero non essere le stesse nei vari mercati. Una bobina di ricarica wireless, per esempio, sarà installata su tutti gli LG G6 smerciati in via internazionale, mentre il chip di trasmissione magnetica sicura (MST) – necessario per i pagamenti mediante smartphone – potrebbe essere confinata soltanto su alcuni territori (vedasi Corea) e non per altri. Una strategia imposta, a detta delle fonti odierne, dalla necessità di mantenere i costi verso il basso. Soprattutto perché imposta dal prezzo di listino di LG G6, che sarà già di suo un po’ più alto del modello di generazione precedente (circa cinquanta euro, a detta dei rumors).

Le migliorie rispetto a G5 hanno coinvolto più di un fattore, vedasi chassis realizzato in vetro, display e DAC audio, e questo avrebbe fatto lievitare i costi. Per questo il produttore avrebbe deciso di mettere a disposizione alcune funzioni – corrisposte da altrettante implementazioni hardware – soltanto in base ai vari mercati di destinazione.

Per avere conferma di ciò bisognerà ad ogni modo attendere il Mobile World Congress 2017 di Barcellona, evento che segnerà il lancio commerciale di LG G6, già programmato per il prossimo 26 febbraio.

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