Nelle scorse settimane abbiamo avuto modo di provare il nuovo, incredibile, top di gamma della compagnia coreana LG. Stiamo ovviamente parlando di G6, il primo device che ha dato il via alla tendenza di questo 2017. Lo sappiamo bene, il futuro è bezel-less! Ma cosa troviamo oltre alle cornici super-ottimizzate? Scopriamolo nella nostra recensione completa!
https://youtu.be/iC3HLDRp8nM
UNBOXING
La confezione di LG G6 è alquanto minimale e segna un completo distacco da quella che conteneva il suo predecessore, G5. Infatti, nell’ultima incarnazione del top di gamma coreano troviamo un semplice cartonato nero diviso in due piani. Nel primo abbiamo il terminale oggetto della nostra recensione oggi, mentre nel secondo ripiano abbiamo il caricatore Quick Charge 3.0 con uscita massima a 9 V/1.8 A ed il cavo USB Type-C. Inoltre, non manca la spilletta per estrarre lo slot per la nano SIM e la MicroSD ed i manuali d’istruzioni. Nella confezione dedicata alla stampa non troviamo, tuttavia, le cuffie in-ear, le quali sono presenti nella confezione di vendita ufficiale.
DESIGN E MATERIALI
Il primo concetto su cui si focalizza l’attenzione di un’acquirente in fase di acquisto di un nuovo smartphone è sicuramente l’estetica. Proprio su questa la compagnia coreana ha scelto di puntare forte, al fine di dare un netto distacco dal precedente G5, del quale comunque vengono portati in dote alcuni dei tratti più apprezzati. L’effetto wow che si ha non appena si apre il box di questo LG G6 è sicuramente dato dalla quasi totale assenza di bordi ad ornare il pannello anteriore. Quello che ancor più sorprende è la presenza di un pannello da ben 5.7 pollici in un corpo dalle dimensioni paragonabili a quelle di un tradizionale 5.2 pollici. (Paragonabile ad un Samsung Galaxy S6 Flat in tutte le sue dimensioni, ndr.). Il frontale presenta, poi, il logo della compagnia in basso e la sensoristica, la fotocamera anteriore e la griglia altoparlante in alto.
Cambiano i materiali rispetto a G5, ma il retro di entrambi i dispositivi presenta delle similitudini davvero marcate. Sebbene il posteriore dello smartphone ora è realizzato in una finitura vitrea, in vetro Corning Gorilla Glass 5 per la precisione, abbiamo una stessa sistemazione dei vari elementi rispetto al suo predecessore. Infatti, troviamo un blocco in alto con le due fotocamere ed il doppio flash LED a livello con la scocca (al contrario di quanto accadeva su G5, ndr), un pulsante d’accensione, contente un sensore d’impronte, ed il logo dello smartphone in basso.
Molto ordinati i vari lati. Partendo da quello superiore, troviamo un ingresso per il jack per le cuffie ed un foro per il microfono. Quello inferiore, invece, contiene il foro per il microfono principale, la griglia per l’altoparlante mono e l’ingresso per la USB Type-C. A sinistra, invece, abbiamo due pulsanti per la regolazione del volume e a destra lo slot per la NanoSIM e la Micro SD.
HARDWARE E PRESTAZIONI
Sul terminale in oggetto oggi della nostra recensione abbiamo una “vecchia conoscenza” del mercato smartphone. LG G6 adotta, infatti, un processore Qualcomm Snapdragon 821, ovvero un’unità quad-core da 2,35 GHz, ed una GPU Adreno 530. A completare questa prima parte di scheda tecnica, abbiamo 4 GB di RAM e 32 GB di memoria interna espandibile tramite MicroSD. Per quanto concerne, invece, la connettività, troviamo un modulo LTE con velocità di download teoria massima di 600 mbps, NFC, Wi-Fi ac con supporto alla banda da 5 GHz e al GPS con GLONASS. Interessante da segnalare è la presenza della radio FM, ormai quasi sempre assente sui terminali più recenti.
https://youtu.be/c8n3dGgaqx0
Il sensore d’impronte, posto sul retro ed incastonato nel pulsante di accensione e sblocco, funziona praticamente alla perfezione. Ogni volta che il nostro dito finisce sullo scanner biometrico, in un modo del tutto naturale, LG G6 riconosce la nostra impronta in modo rapido e preciso. Qualche piccolo problema di riconoscimento nel caso di dita poco asciutte, ma raramente il sensore si è dimostrato poco affidabile.
Nelle nostre settimane di prova, il terminale ha totalizzato circa 148 mila punti su Antutu, posizionandosi esattamente tra quei device dotati di questo processore. Ovviamente, l’esperienza è assolutamente esente da lag o impuntamenti, nonostante il processore non sia dei più recenti.
CONNETTIVITA’ E RICEZIONE
Nella media della sua fascia di appartenenza la ricezione di questo smartphone, in grado di assicurare una buona copertura in ogni situazione. Ottima anche la ricezione di GPS e Wi-Fi.
DISPLAY
Il punto su cui ci si concentra di più questo LG G6 è sicuramente il display. Infatti, non appena aperta la scatola che contiene il cellulare, notiamo subito questa grande superficie vetrata avente angoli stondati. La compagnia coreana ha scelto di iniziare una piccola “rivoluzione d’ottobre“, integrando in questo nuovo top di gamma un ampio display da 5.7 pollici di tipo IPS con risoluzione QHD+, ovvero 2880 x 1440 pixel. Il pannello, per essere integrato in questa scocca dalle dimensioni contenute, ha un formato del tutto nuovo, il 18:9. Questo significa che tutte le applicazioni fin’ora disponibili avranno bisogno di essere aggiornate dai vari sviluppatori per supportare questo nuovo formato. Tuttavia, la società asiatica da la possibilità di scegliere se adattare le app al formato del dispositivo. Lo schermo è abbastanza luminoso, anche sotto la luce del sole, ed ha un sensore sempre pronto ad adattare la luminosità al minimo cambiamento ambientale. Anche i colori sono da IPS, con bianchi bilanciati e neri nella media. Buoni sono anche gli angoli di visuale.
Interessante da segnalare è la presenza della funzione Dolby Vision, ovvero l’HDR10, che permette la fruizione di contenuti multimediali, come quelli di Netflix, con una gamma cromatica migliore rispetto a quella di altri smartphone.
FOTOCAMERA
Ereditato dal precedente top di gamma è sicuramente il sistema della doppia camera presente sul device oggetto della nostra recensione oggi. LG G6 integra, come il suo fratello maggiore, due diversi obiettivi fotografici sul retro, di cui uno grandangolare. Nello specifico stiamo parlando di sensori da 13 Megapixel, di cui il primario con stabilizzazione ottica dell’immagine e apertura focale f/1.8 ed il grandangolare meno luminoso, con apertura focale f/2.4. Rispetto allo scorso anno mancano il sensore di spettro della luce e l’autofocus laser, mancanza che rende più rapida la messa a fuoco sul nuovo top di gamma della compagnia coreana. Ottimi i video, registrabili fino ad una risoluzione massima pari al 4K, mentre fa un passo indietro la camera anteriore, ora da soli 5 Megapixel, ma con la possibilità di utilizzare il grandangolo in ogni momento; i “selfie”, però, risulteranno solamente sufficienti.
L’interfaccia grafica della fotocamera viene ereditata, anch’essa, dalla vecchia UI presente sul top di gamma dello scorso anno ed integrando nuove funzioni che vadano a sfruttare il nuovo aspect ratio. Tra le varie modalità offerte dalla casa madre, tra cui una modalità manuale per le foto ed i video, abbiamo quella chiamata Fotocamera quadrata. Questa è stata studiata per sfruttare al massimo lo schermo da 18:9 dello smartphone, il quale si divide in due e da la possibilità di vedere cosa effettivamente stiamo inquadrando in un “quadrante” e l’anteprima dello scatto, fare delle composizioni o seguire delle foto di guida nella restante parte.
AUDIO
LG G6, sotto il punto di vista dell’audio, risulta andare controcorrente. Infatti, al contrario degli altri top di gamma presentati di recente, il terminale della compagnia asiatica non adotta una soluzione stereo per emettere i suoni multimediali. Tuttavia, il volume è abbastanza alto e gode di un’ottima mistura tra alti e bassi.
Anche in fase di chiamata il cellulare sotto la nostra lente oggi ci da la possibilità di ascoltare ed essere ascoltati in maniera ottimale in ogni condizione ambientale.
BATTERIA
Questo rappresenta un vero punto di svolta rispetto alla precedente generazione, dove l’autonomia si era rivelata come il vero tallone d’Achille. In questo caso, sia per via della batteria più capiente, da 3300 mAh, e per il processore Snapdragon 821, la durata della carica è davvero sorprendente. Ciò ci permetterà di raggiungere facilmente le 5 ore di schermo acceso, senza nessun tipo di risparmio energetico attivo o particolari rinunce, portandoci fino a sera con ancora un 20% di carica. Ovviamente presenti sia il supporto al risparmio energetico sia a quello per la ricarica rapida Quick Charge 3.0.
SOFTWARE
LG G6 integra l’ultima versione del sistema operativo di Google, Android Nougat 7.0, sia quella dell’interfaccia grafica della compagnia coreana, la LG UX 6.0. L’intera UI non si discosta di molto da quella già presente sul precedente top di gamma, alla quale aggiunge una migliore organizzazione degli elementi grafici ed alcune nuove funzioni, come il nuovo MultiWindows. Il tutto ha uno stile davvero minimale ed è possibile scegliere di personalizzare l’interfaccia grazie ad un buon numero di temi disponibili sullo store della compagnia e vari tipi di font. Non mancano alcune delle classiche applicazioni della compagnia coreana, come LG Health e Capture+, mentre il launcher di sistema integra la possibilità di scegliere tra l’utilizzo o meno del drawer delle applicazioni.
CONCLUSIONI
LG G6 è forse il top di gamma più equilibrato tra tutti quelli attualmente disponibili sul mercato, distinguendosi per un ottimo comparto fotografico ed un’autonomia che altri terminali di questa fascia non riescono a vantare. Inoltre, considerato il trend dei prezzi dei vecchi top di gamma della società asiatica, pensiamo che nel corso dei prossimi mesi l’acquisto del terminale in oggetto oggi possa diventare ancora più appetibile. Non ci resta che far i complimenti alla società.
Brava LG, questa volta hai fatto centro!