LG potrebbe anche cambiare idea per quanto riguarda la rimodulazione del nome commerciale del suo nuovo smartphone top di gamma. Il nome di LG G7 campeggia infatti per errore sul sito ufficiale del produttore nel Regno Unito, e tra le caratteristiche generali spicca quel supporto alla tecnologia di ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 4.0+ che, in fondo, non ci dice molto sul processore impiegato da LG. Le ipotesi sul banco (Snapdragon 835 e Snapdragon 845, rispettivamente i SoC di punta del 2017 e del 2018) sono infatti in egual modo credibili, ma confidiamo più che altro nella seconda opzione. Non fosse altro per il ritardo col quale LG G7 uscirà sul mercato.
Ad ogni modo, le caratteristiche del nuovo smartphone top di gamma sembrano ruotare attorno su alcuni punti fermi. Primo tra tutti, il design borderless, inaugurato proprio con il precedente (ma ancora valido e attualissimo, a maggior ragione con le ultime offerte on-line) LG G6, e ripreso più di recente anche sul ben più completo LG V30. E proprio quest’ultimo terminale andrà in qualche modo ad influenzare quelle che saranno le scelte operate in questo primo scorcio di 2018.
Sì, perché similmente a quanto è accaduto per l’apprezzato esponente della gamma V30, anche LG G7 metterà in mostra un pannello di tipo OLED. Un modo questo per allinearsi con gli standard più recenti del settore mobile, ma anche per sfruttare appieno indirettamente la modalità Always-On Display, con consumi in stand-by senz’altro più ridotti complice il nero perfetto e assoluto. L’ampiezza del pannello potrebbe restare invariata rispetto a G6 (5,7 pollici), ma quel che conta è per l’appunto l’implementazione di uno schermo con tecnologia più in voga e recente rispetto all’ormai tradizionale e standardizzato IPS.
Altro punto fermo sarà la certificazione all’acqua e polvere – presente per la prima volta proprio su LG G6 – mentre tra le componentistiche hardware c’è chi è pronto a scommettere sulla presenza di 6 gigabyte di memoria RAM di tipo LPDDR4X. Una cifra senz’altro importante che diventerà però standard in questo 2018: basti pensare che molti smartphone medio-gamma possono fregiarsi di 4GB di RAM, e che alcuni produttori (leggasi Samsung con il suo Note 8 ma anche Huawei con Mate 10 Pro) hanno toccato con decisione la soglia “psicologica” dei sei gigabyte. Senza dimentica che c’è chi, come OnePlus, si è spinto addirittura oltre, confezionando il quantitativo mostre di 8GB di RAM.
Insomma, quattro punti fermi sul quale andrà a costruirsi il prossimo LG G7. In attesa di sbrogliare definitivamente la questione processore. Ma per quel che ci riguarda siamo pronti a scommettere stavolta sull’impiego di un SoC di ultimissima generazione come lo Snapdragon 845.
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