Tutti i marchi subiscono gli effetti delle crisi di settore e questa volta è toccato ad una serie di licenziamenti in casa Microsoft. L’azienda, una dei pionieri e colossi indiscussi della tecnologia, si è trovata ad affrontare un periodo di crisi interiore che ha portato il fatturato attuale dell’azienda a calare di circa il 9% rispetto allo scorso anno.
Per capire il perché di questi tagli, dobbiamo fare dei passi indietro a circa due anni fa, quando il brand ha effettuato, per una cifra pari a 7,2 miliardi di dollari, l’acquisizione di un altro storico marchio: Nokia. L’acquisizione del marchio finlandese aveva portato 25 mila nuovi lavoratori in Microsoft, che avrebbero dovuto aiutare il colosso di Redmond a decollare del campo della telefonia mobile.
Questo però non è successo e le vendite non sono mai salite a livelli ottimali, costringendo in questo ultimo periodo ad un taglio di oltre 9000 dipendenti, soprattutto nel settore mobile. L’inizio di queste manovre di “chiusura” dei reparti non proficui, ha portato un incremento dell’utile netto del 38% ma Microsoft sembra intenzionata a risollevarsi quanto più in fretta possibile. E’ per questo che è stata annunciata una nuova riduzione di 2850 dipendenti, non meglio specificata (ma si ha ragione di credere che il taglio sarà fatto nuovamente nel settore della telefonia mobile).
Purtroppo Microsoft ha tentato di investire su un settore ormai “saturo” da Android ed iOS e non è riuscita ad ottenere i risultati sperati. Il colosso di Redmond ha sicuramente tutte le carte in regola per riprendersi da questa perdita, a discapito però delle povere famiglie dei dipendenti licenziati, a cui auguriamo di trovare presto una nuova occupazione.