Samsung sta lavorando duramente per riuscire a portare sul mercato in tempi brevi il suo primo smartphone pieghevole. Il top gamma sarebbe dovuto arrivare già da un paio di anni, i lavori però hanno richiesto molto più tempo del previsto a seguito di numerosi inconvenienti.
Tra i primi le famose difficoltà nel realizzare un tipo di pannello che non subisca danni anche dopo numerosi piegamenti. Visto il tipo di dispositivo lo schermo OLED andrà infatti a subire diverse piegature e se dopo 1-2 mesi ci si ritrovasse con danni permanenti al pannello sarebbe davvero ridicolo.
Ci sono poi anche questioni legate al tipo di interfaccia che Samsung dovrebbe utilizzare. Secondo lo stesso CEO gli ingegneri ad oggi non sono riusciti a proporre un’interfaccia gradevole e facile da utilizzare. Oggi le cose sembrano ancora più complicate.
Samsung utilizzerà ben 3 pannelli per il suo smartphone pieghevole
Durante l’ultimo CES di Las Vegas la compagnia ha mostrato a porte chiuse gli ultimissimi aggiornamenti sul suo nuovo prodotto. Non sono emerse immagini purtroppo, ma secondo le ultime voci di corridoio Samsung avrebbe deciso di utilizzare ben 3 pannelli OLED per il suo dispositivo.
Due pannelli sarebbero posizionati nella parte interna ed avrebbero una dimensione di 3,5″ l’uno. Il terzo schermo sarebbe invece esterno, stessa dimensione ma con funzioni praticamente diverse.
Questo display fungerebbe infatti da raccoglitore di notifiche quando lo smartphone sarebbe completamente piegato. In questo modo l’utente può vedere rapidamente se sono presenti chiamate perse, messaggi o altre tipo di notifiche. Purtroppo per il lancio le cose potrebbero ritardare ulteriormente. C’è il rischio che lo smartphone pieghevole non veda luce prima del 2020.
Fonte | The Bell
Mi servirebbe veramente un telefono pieghevole, con l’abitudine che ho di metterlo nella tasca posteriore ne ho già rotto qualcuno.