Sin da quando il mondo dell’informatica ha visto una grande espansione raggiungendo livelli ormai avanzatissimi, anche lo sviluppo di software malevoli quali malware, trojan e quant’altro ha subito un rapido sviluppo per cercare di aggirare i sempre più sofisticati sistemi di protezione e rubare agli utenti quanti più dati possibile. Il mese scorso, stando ai dati forniti da Check Point Software Technologies, le varianti di software malevolo attive a livello mondiale hanno segnato un +15% a quota 2.300.
Tra i paesi più minacciati non a caso c’è l’Italia vista la larga diffusione e lo spiccato interesse in smartphone, tablet, social e quanto relativo alla tecnologia. Il nostro paese si posiziona secondo classificato in Europa e trentesimo a livello mondiale.
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A mettere maggiormente a rischio gli utenti c’è infatti l’ormai noto Conficker, un malware scoperto ormai da 8 anni circa che prende di mira coloro che frequentano i noti siti dei social quali Facebook e Skype, ma anche i provider di posta elettronica quali Gmail e Yahoo Mail, su tutti i PC Windows. In base alle statistiche elaborate da Check Point, a maggio Conficker è stato responsabile del 14% degli attacchi riconosciuti a livello globale. Per quanto concerne l’ambito del mobile, è il virus Hummingbad che attacca gli smartphone Android per entrarne in possesso.
Al secondo posto con una percentuale di crescita pari al 9%, vi è la minaccia bancaria Tinba, un ‘trojan’ ovvero un malware che nascondendosi dietro programmi innocui, può essere involontariamente installata oppure difficilmente identificata. Al terzo posto, sempre con il 9% ma in calo, abbiamo Sality che si concentra anch’esso sulla piattaforma Windows.
Per quanto riguarda i dispositivi mobile, oltre ad Hummingbad abbiamo il noto Iop (il quale colpisce i terminali Android) ed Xcode Ghost (su iPhone e iPad).