Le mappe mentali sono uno strumento ideato da Tony Buzan, cognitivista inglese, verso la fine degli anni ’60. Parliamo di una tecnica virtuale nata per stimolare efficacemente, e di conseguenza mettere anche a frutto, quelle che sono le capacità creative del singolo individuo o del gruppo, i processi con cui si ristrutturano le idee, le risorse mentali a livello inconscio, e molto altro ancora.
Le mappe mentali vengono disegnate attraverso un approccio associazionista. Questo significa che si parte da una libera associazione mentale, e andando ad agganciare nuovi elementi, mano a mano si arriva verso l’esterno della struttura. In questo articolo dunque approfondiremo la tematica delle mind maps, chiarendo quando sono utili, e fornendo anche alcuni pratici consigli su come creare una mappa mentale e quale strumento utilizzare per disegnarle – da carta e penna sino a strumenti come Master Mind.
La struttura della mappa mentale
Una mind map è strutturata come una sorta di albero, che parte dal centro per arrivare verso l’esterno. Ogni singolo elemento della mappa avrà un solo antecedente, ed entrambi sono collegati da un ramo. Questa regola, che possiamo definire generatrice, è valida per ogni tipologia di mappa mentale, quindi creata a raggiera, oppure con i rami orientati a sinistra, o eventualmente dall’alto verso il basso. Tra le varie coppie di rami possono essere presenti anche dei rimandi, che vengono rappresentati da frecce.
Tali legami potranno essere delle note, dei commenti o dei richiami. Ad ogni modo, i contenuti della mappa mentale sono sempre e comunque descritti con rami. Nella mind map infine, è possibile anche individuare delle sotto mappe, la cui consultazione avviene sia percorrendo quelle che sono le direttrici gerarchiche “centro-esterno”, che attraverso ideali livelli concentrici. Questi potranno far riferimento alla mappa intera, ma anche ad un certo ramo.
Mappe mentali: quando sono utili?
Abbiamo detto che una mappa mentale serve per stimolare le capacità creative e le risorse mentali, di un singolo così come di un gruppo. I motivi per cui fare ricorso alle mappe mentali sono numerosi, ma possono essere racchiusi in 4 grandi gruppi. Le mind maps quindi:
- Riducono le difficoltà. Le mappe mentali permettono di trovare soluzioni ad un problema mediante un percorso totalmente personale. Questo significa anche meno stress e meno ansia.
- Sostengono le attitudini. Integrazione, creatività, iniziativa, etc…
- Sviluppano capacità. Gestione dei tempi, sintesi, capacità di analisi, ed altre.
- Rinforzano le facoltà mentali. Chiarezza, lucidità, comprensione, etc…
I campi di applicazione delle mappe mentali sono infiniti, ed è possibile utilizzarle sia per motivi personali, che di studio, ma anche e soprattutto professionali.
Come creare una mappa mentale
Ora vedremo come creare una mappa mentale. Chiaramente disegnare una mind map all’inizio potrebbe risultare un compito piuttosto difficile. Per questo motivo sono stati sviluppati degli strumenti appositi come Mind Master. Parliamo di una soluzione facile da utilizzare ed estremamente versatile, ideata proprio per creare mappe mentali. Mind Master è pensato per funzionare su una pluralità di device, come computer, tablet, o smartphone.
Questo aspetto deve essere ritenuto come un grande vantaggio, perché è possibile accedere alle mappe mentali da differenti piattaforme, andando di conseguenza ad agevolare il lavoro in team. Con Mind Master si potrà quindi scegliere la struttura della mappa, lo stile, i colori e il tema. In questo modo si personalizza al meglio tale mappa, riuscendo ad esprimere le proprie idee nella maniera più efficace possibile.
Oltre alla mappa radiale tradizionale, sull’applicativo sono presenti anche diagrammi a lisca di pesce, ad albero, mappe a settori, circolari, a bolle, e molto altro ancora. Si potranno infine anche aggiungere informazioni ulteriori, come relazioni, riepiloghi, callout, note, segni, o collegamenti ipertestuali.