Mark Karpeles, CEO di MtGox, principale piattaforma di commercio per i Bitcoin, fa sparire milioni di dollari dai conti dei clienti
La moneta virtuale, detta bitcoin, rappresenta un valido sostituto della moneta cartacea, specialmente in tempi di acquisti online dove il rischio di falsificazione dei dati è alto. Il rischio maggiore della moneta virtuale, è che si aumenti il suo valore senza però una reale corrispondenza.
Proprio per questo è stato arrestato Mark Karpeles, l’amministratore delegato di MtGox. ovvero la società che rappresentava, prima del fallimento annunciato lo scorso febbraio, la principale piattaforma di compravendita di bitcoin al mondo.
L’uomo di 30 anni, aveva denunciato un furto di bitcoin per l’equivalente di 350 milioni di dollari attribuendolo ad “un attacco hacker”, ma secondo le autorità giapponesi è stato proprio Mark Karpeles, a falsificare i dati sul saldo disponibile nei conti virtuali di circa 127mila clienti, causando la perdita del valore degli stessi.
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Quando aveva dichiarato bancarotta, Karpeles aveva dichiarato di aver perso 750 mila bitcoins dei suoi clienti e 100mila propri, ma poi successivamente aveva sostenuto di aver recuperato ulteriori 200 mila bitcoin in un conto digitale. L’uomo, nega ogni addebito, ma rischia di essere condannato a un massimo di 5 anni di carcere o al pagamento fino a 500mila yen (circa 3.600 euro), con l’accusa di frode fiscale.