Annunciato ufficialmente il secondo chip della line up X Series, Mediatek X20 che dovrebbe disporre di 10 core.
La configurazione di questo nuovo processore, organizza i suoi 10 core della CPU in una configurazione big.LITTLE Tri-cluster. Ci sono due nuovi core Cortex-A72 pesanti, con clock a 2.5GHz, accompagnati da un quad-core Cortex-A53 con prestazioni medie e clock a 2.0GHz, e un gruppo di un’ulteriore quad-core A53 con clock a 1.4GHz. PEr unire tutti i cluster insieme, l’azienda ha sviluppato un proprio Collegamento MediaTek Coherent System (MCSI), piuttosto che utilizzare ARM CCI-500, che permette fino a 4 cluster.
Questo è certamente un approccio più innovativo per big.LITTLE, ma MediaTek afferma che questo tipo di disegno si presta ad un miglioramento del 30 percento di energia rispetto ad un simile disegno 2-cluster. L’idea è quella di scalare ancora più efficacemente i piccoli nuclei a basso consumo, con un mid-stage quad-core e sfruttare il massimo della potenza solo su un dual core. Il design fa uso di una trasformazione eterogenea, il che significa che le attività possono essere allocate dinamicamente da qualsiasi CPU in qualsiasi momento.
La CPU è accoppiata con interfaccia di memoria a doppio canale a 32 bit LPDDR3, che funziona a 933MHz. Anche se più lenta delle nuove implementazioni LPDDR4, viste su altre configurazioni come Exynos 7420 o Snapdragon 810, le RAM del X20 dovrebbero essere più che sufficienti per i dispositivi con risoluzione a 1080p e dovrebbe funzionare benissimo fino alla risoluzione massima supportata QHD attuale.
La tecnologia di elaborazione ARM passa proprio attraverso il SoC, con a bordo un processore grafico Mali T880 accompagnato anche da un core Cortex-M4 integrato, che viene utilizzato per vari compiti di elaborazione audio. La bassa potenza del Cortex-M4 gestisce e decodifica l’audio, innalzamento del parlato e il riconoscimento vocale, anche quando lo schermo è spento, il tutto per avere un risparmio ulteriore di batteria.
Per quanto riguarda la GPU, il Mediatek X20, affidata appunto al processore Mali T880, si avvale di quattro core dello shader per un obiettivo di performance di fascia media, e un clock da 700MHz. Per fare un confronto, la fascia alta di Samsung Exynos 7420 si avvale di un nucleo di otto Shader Mali-T760, ma Mediatek X20 dovrebbe comunque offrire prestazioni nel settore degli smartphone di ultima generazione. Chiaro che in qualche cosa bisogna scendere a compromessi visto lo spazio occupato dal silicio con 10 core e anche per non superare un limite termico che ne stroncherebbe subito l’utilizzo di massa.
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