Microsoft: aggiornare Windows 10 per ragioni di sicurezza

Con il traguardo di un miliardo e mezzo di dispositivi attivi che montano Windows 10, Microsoft ha oltrepassato la soglia del 50% di diffusione tra i fruitori su PC.

Con ogni aggiornamento di Windows vengono incorporate all’interno del sistema le più moderne tecnologie di sicurezza che forniscono importanti e radicali funzioni di difesa da intere classi di malware; gli aggiornamenti mensili di qualità aggiungono poi un ulteriore livello di sicurezza: andando a tracciare le nuove tendenze dei software malevoli e le eventuali modifiche ad essi apportate, rendono di fatto i sistemi aggiornati più sicuri di fronte alle minacce in continua evoluzione.

Microsoft ha provveduto a mantenere questo elevato sistema di sicurezza inviando una notifica a quanti ancora utilizzano una vecchia versione di Windows 10, nella quale viene richiesto di aggiornare il sistema a Windows 10 Creators Update.

L’aggiornamento risulterebbe ancora più necessario per coloro che ancora oggi utilizzano la prima versione rilasciata da Microsoft a luglio del 2015, cioè la versione 1507; per gli utilizzatori di questa vecchia versione di Windows 10 è prevista una esplicita richiesta d’aggiornamento, in quanto la piattaforma verrà dismessa il prossimo 9 luglio, quando la casa di Redmond distribuirà l’ultimo Patch Tuesday.

Gli utenti con una versione più recente del sistema operativo riceveranno un avviso da parte di Microsoft che li inviterà a esaminare le proprie impostazioni sulla privacy, allineandosi alle nuove scelte create da Microsoft per Windows 10 in proposito: scelte riguardanti il riconoscimento vocale, la diagnostica, le impostazioni per la posizione, gli annunci e molto altro.

Sempre coerente, dunque, con le proprie politiche Microsoft, che intende difendere i suoi utenti in special modo dopo i recenti attacchi dei ransomware WannaCry o NotPetya che hanno causato parecchi danni non avendo gli utenti aggiornato i loro PC. Se tutti avessero installato sui computer Windows 10, infatti, i danni sarebbero stati decisamente più contenuti.

Per la sicurezza dei propri fruitori, l’azienda chiederà dunque d’installare l’aggiornamento di Windows 10 Creators Update il più presto possibile, considerando proprio le appena citate ransomware che hanno colpito sistemi non aggiornati e/o ancora alimentati da Windows 7.

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