Il secondo trimestre fiscale del 2023 di Microsoft non si è chiuso proprio a rose e fiori. Potenziali indizi erano già arrivati dalla decisione di licenziare più di 10,000 dipendenti e ora con la condivisione dei dati fiscali emergono i dati di un trimestre estremamente difficile per il colosso di Redmond.
I ricavi sono stati di $ 52,7 miliardi e sono aumentati del 2%. L’utile operativo è stato di 20,4 miliardi di dollari GAAP e 21,6 miliardi di dollari non GAAP, con un calo rispettivamente dell’8% e del 3%. L’utile netto invece è stato di 16,4 miliardi di dollari GAAP e 17,4 miliardi di dollari non GAAP, con una diminuzione rispettivamente del 12% e del 7%.
L’utile diluito per azione è stato di 2,20$ GAAP e 2,32$ non GAAP, con un calo rispettivamente dell’11% e del 6%.
I ricavi in Produttività e processi aziendali sono stati di 17,0 miliardi e sono aumentati del 7% (+ 13% a valuta costante), con i seguenti punti salienti dell’attività:
- I ricavi dei prodotti Office Commercial e dei servizi cloud sono aumentati del 7% (+14% a valuta costante) guidati dalla crescita dei ricavi di Office 365 Commercial dell’11% (+18% a valuta costante)
- I ricavi dei prodotti Office Consumer e dei servizi cloud sono diminuiti del 2% (+3% in valuta costante) e gli abbonati a Microsoft 365 Consumer sono cresciuti a 63,2 milioni
- Le entrate di LinkedIn sono aumentate del 10% (fino al 14% in valuta costante)
- I ricavi dei prodotti Dynamics e dei servizi cloud sono aumentati del 13% (+20% a valuta costante) guidati dalla crescita dei ricavi di Dynamics 365 del 21% (+29% a valuta costante)
I ricavi in Intelligent Cloud sono stati di 21,5 miliardi e sono aumentati del 18% (+ 24% a valuta costante), con i seguenti punti salienti dell’attività:
- I ricavi dei prodotti server e dei servizi cloud sono aumentati del 20% (+26% in valuta costante) grazie alla crescita del fatturato di Azure e di altri servizi cloud del 31% (+38% in valuta costante)
I ricavi in More Personal Computing sono stati di 14,2 miliardi di dollari e sono diminuiti del 19% (in calo del 16% a valuta costante), con i seguenti punti salienti dell’attività:
- Il fatturato OEM di Windows è diminuito del 39%
- I ricavi dei prodotti Windows Commercial e dei servizi cloud sono diminuiti del 3% (+3% a valuta costante)
- Le entrate di contenuti e servizi Xbox sono diminuite del 12% (-8% a valuta costante)
- Le entrate pubblicitarie di ricerca e notizie, esclusi i costi di acquisizione del traffico, sono aumentate del 10% (+15% a valuta costante)
- I ricavi dei dispositivi sono diminuiti del 39% (-34% in valuta costante)
Si è trattato di un trimestre piuttosto difficile per Microsoft e le previsioni per i prossimi mesi non sono certamente tra le più rosee. La flessione che sta colpendo tutte le big tech è frutto di una grande escalation avvenuta durante il periodo della pandemia, tuttavia adesso la critici economica sta mettendo in ginocchio diversi settori tecnologici.
Le stime per il futuro di Microsoft non sono positive: il mercato dei PC non tornerà a risalire, mentre il mercato del gaming potrebbe subire un calo ulteriore del 7-9%. La società inoltre sta facendo i conti con la complicata acquisizione di Activision Blizzard, che la vede anche impegnata in una causa legale con l’FTC.