Microsoft Surface Book 2, una sfida aperta con Apple

Non è la prima volta che il team Surface riserva sorprese inaspettate, per quanto gradite, lanciando nuovi dispositivi in maniera del tutto inattesa. Era accaduto con il primo Surface Book, oramai risalente a 2 anni fa, un device di cui non era trapelato nulla e che nessuno in buona sostanza si aspettava. L’esperienza si è poi ripetuta con Surface Studio e con Surface Laptop, entrambi presentati dopo aver tenuto in un riserbo più totale i progetti e le relative date di uscita.

Complimenti meritati quindi per il controllo ferreo che a Redmond riservano sulla propria divisione prodotti di cui è sempre difficile, se non impossibile, prevederne le evoluzioni e le novità fino a quando….non vengono annunciate: mai una foto sfuggita per caso, mai una fuga di notizie imprevista, tutto è celato sotto una cappa di silenzio e di protezione che non ha eguali tra la concorrenza, Apple e Samsung incluse.

Ma che in Microsoft si lavori duramente sulla propria gamma di prodotti non è un mistero considerato l’alto valore di immagine, più che di fatturato, che ormai il brand Surface ricopre per Redmond.

Non a caso appaiono decisamente fuori luogo le ipotesi emerse nei giorni scorsi basate su opinioni più o meno interessate di alcuni manager di brand partner di Microsoft che prevedevano una possibile dismissione della divisione Surface per il 2019, esternazioni immediatamente smentite dalla stessa Microsoft e che alla luce di quanto è stato rivelato oggi sembrano andare in una direzione opposta alla realtà.

Già, perché oggi, in occasione dell’inizio della distribuzione del Major Upgrade di Windows 10, quel Fall Creators atteso con tante novità, il vulcanico Panos Panay, responsabile della divisione hardware in Microsoft e mente dietro la famiglia Surface, ha presentato il nuovissimo Surface Book 2, corposo aggiornamento del primo Surface Book lanciato 2 anni fa e che ha fatto tanto discutere per la sua doppia natura sia Laptop che Tablet.

Ancora una volta Surface fa parlare di se’ e si pone come riferimento assoluto di una certa categoria di prodotti, in questo caso dei laptop 13’’ e 15’’. Sì, per la prima volta Microsoft estende la sua gamma Surface verso l’alto con dimensioni maggiori, 15’’ per l’appunto, un formato finora mai toccato da Redmond, segno anche, se vogliamo, di quanto credano e siano sicuri del proprio brand.
Ma forse l’obiettivo è anche un altro, velatamente nascosto ma ormai chiaro agli occhi dei più. Perché creare un Laptop di assoluto riferimento per il mondo Windows sulla fascia Premium dei 15’’, una categoria di per se stessa di nicchia e di immagine, se non per scontrarsi direttamente con l’unico vero contendente in questo settore, quel Mac Book Pro 15’’ di Apple che finora ha quasi monopolizzato la categoria dei 15’’ di fascia molto alta se escludiamo qualche timida incursione di Dell con la sua gamma XPS 15’’ ?

Solo Microsoft in fondo può tentare l’impresa dato il prestigio e l’immagine media che la sua linea Surface ha ormai acquisito e che, in U.S.A. prima che altrove, viene identificata come principale concorrente di Mac e iPad.

E così ecco arrivare il nuovo Surface Book 2 in versione 15’’ a fianco del più classico 13,5’’, un vero e proprio mostro di potenza, di contenuto tecnologico ma che fa dell’eleganza, della qualità dei materiali e dell’integrazione hardware/software tipica dei prodotti Microsoft il vero tratto distintivo rispetto al resto e che, guarda caso, trova nel Mac Book Pro 15’’ l’unico vero antagonista della categoria.

Certo, con il nuovo Surface Laptop siamo in presenza di un qualcosa che supera e va oltre il classico laptop Premium medio grande considerata la sua natura anche convertibile con il grande display touch staccabile, ma poco importa, a livello di immagine il focus senza dubbio punta ad Apple e al suo 15’’ Pro.

Dunque perché spingersi così in alto, perché fare ancora una volta un prodotto di riferimento ma dal posizionamento prezzo di assoluto livello, quasi proibitivo potremmo dire, se non per produrre il meglio, se non per essere il riferimento assoluto, se non per concorrere con Apple ?
Non a caso una buona percentuale di Surface venduti hanno per acquirenti anche utenti Apple, clienti che apprezzano e ricercano la qualità, il design, l’integrazione hardware-software a cui sono abituati con la Mela e che, evidentemente, solo in un prodotto Microsoft possono ritrovare.

Ecco perché Surface continuerà nella sua strada, una strada di qualità, di innovazione, di riferimento, una strada di concorrenza ad Apple e questo, piaccia o non piaccia, sarà un bene per tutti.

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1 COMMENT

  1. Sono d’accordo su tutto, tranne che sul punto di vista della capacità di celare le informazioni. Dato il fatto che Samsung usa la sicurezza in modo sindacale, per Apple la questione è diversa, perché da vent’anni l’aspettativa da parte degli utenti è sempre alta e il marchio ha fatto di questo punto di vista una vera e propria operazione di marketing. Microsoft è ancora agli inizi, è normale che siano in pochi ad interessarsi ai nuovi prodotti, serve tempo, convinzione e dedizione.
    Lode e gloria a Microsoft per il lavoro sui Surface, meno sulla qualità del servizio di segretezza, che al momento vive sugli allori

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