Microsoft ha presentato ufficialmente il nuovo membro della serie Surface ovvero il Microsoft Surface Pro 4. Alla sua presentazione in molti credevano che il dispositivo sarabbe stato difficile da hackerare poiché il colosso informatico di Redmond aveva inserito delle funzionalità hardware e software di primo livello.
Il Microsoft Surface Pro 4 può vantare infatti la combinazione tra il nuovo sistema operativo Windows 10 con l’ultimissima serie di processori Intel Skylake. Le funzionalità per la sicurezza contenute nel sistema operativo e la robustezza del processore in grado di supportarle bene sono un valido mezzo per difendersi dagli attacchi hacker ma secondo John McAfee questo non è ancora sufficiente. Il fondatore dell’omonima azienda produttrice di software per la sicurezza informatica, intervistato da Forbes, ha espresso serie perplessità parlando proprio del processore. Secondo il famoso programmatore, un processore con elevate funzionalità potrebbe essere un valido seppur involontario alleato del hacker visto che i malware sono in grado di sfruttarle per i loro scopi fraudolenti. In fin dei conti, spiega McAfee, per il processore un malware è solo del software in grado di compiere delle operazioni e fino a quando l’hardware si comporta nel modo previsto esso non riscontra alcun problema. La previsione che fa McAfee è di ben cento bug che saranno scovati nei due anni che seguiranno l’uscita del dispositivo. La cosa sicura è che i bug verranno scoperti prima dagli hacker che dagli sviluppatori poiché questa cosa succede per tutti i nuovi sistemi operativi e prodotti informatici.
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Bisogna tenere presente che l’acquisto di un Microsoft Surface Pro 4 non sottende la sicurezza di esser hackerato quindi lo si può acquistare seguendo però le normali regole del buonsenso e della sicurezza informatica, valide per tutti i dispositivi, per non correre inutili rischi.