Premettiamo e chiariamo che Google non è un ente no profit e non regala software ma in realtà propone una delle più antiche politiche commerciali intraprese dall’uomo: il baratto. In effetti a fronte dei servizi che fornisce quali Maps, Gmail, YouTube, Drive e molto altro chiede in cambio informazioni personali su tutto ciò che facciamo in rete, siti web frequentati, acquisti effettuati, social network utilizzati, e tramite i dati raccolti, migliora i servizi che offre e soprattutto ottimizza le pubblicità che ci vengono mostrate andando a rivendere i propri spazi alle aziende registrando enormi profitti.
A quanto sembra però Google ha deciso di lanciare la nuova applicazione Mobile Meter per il mondo mobile e nello specifico per dispositivi Android ed iOS, che permetterà a Google di ricevere dati ancora più dettagliati dai dispositivi, prendendoli direttamente dalle pagine web che visiteremo e dalle applicazioni che utilizzeremo più di frequente. Il tutto avverrà come sempre in maniera del tutto anonimo per il rispetto della privacy degli utenti anche se ancora non si conoscono bene i dettagli della nuova applicazione.
Ovviamente il tutto porterà ad un ulteriore miglioramento delle applicazioni e dei servizi offerti da Google, ma la domanda che molti si pongono o che si dovrebbero porre è: A quale prezzo?
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